Attualità

Rossi: "No alla chiusura dei piccoli ospedali".

Il Governatore spiega la riforma in Consiglio regionale e spinge verso la rete ospedaliera ma i Comuni dimenticati vanno dal Ministro Lorenzin

Giornata importante per la sanità elbana che sta con l'orecchio a terra per capire quali segnali arriveranno da Regione e Governo. Se infatti ieri a Firenze ha parlato il Governatore Enrico Rossi, intervenendo in Consiglio Regionale, oggi l'Associazione dei Comuni dimenticati, nata proprio a Marciana, va a Roma a incontrare il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin con l'intento di obbligare proprio la Regione a riconoscere le particolari esigenze delle zone disagiate.

Rossi. Nella relazione che il presidente ha letto davanti al parlamento regionale si colgono alcuni segnali, non tutti positivi, per la sanità elbana. Rossi è partito dal presupposto che la riforma sanitaria sia necessaria per fare fronte alla drastica riduzione di fondi dovuta alla spending review (meno 441 milioni di euro, di cui 210 nella sanità) e ha spiegato come la rimodulazione delle Asl sia, per la Giunta, l'unica opzione perseguibile. Da una parte ha allontanato la possibilità della chiusura dei piccoli ospedali: "ridisegnare e ristrutturare l’offerta ospedaliera, con la chiusura dei piccoli ospedali determinerebbe una separazione nella comunità toscana, incrinando la sua equità territoriale, con un centro ricco di salute e una periferia povera di cure. Altre devono essere le strade da percorrere”.

La soluzione è quelle, secondo Rossi, "Piuttosto è preferibile puntare su un coerente ridisegno territoriale della disponibilità delle competenze e delle tecnologie necessarie”. Parole che rimandano al mai del tutto sepolto progetto di rete ospedaliera di Portoferraio con Piombino e Cecina.

Comuni dimenticati. Ma se da Firenze arrivano messaggi contrastanti, le speranze maggiori sono affidate alla delegazione dell'Associazione dei Comuni dimenticati che nella giornata di oggi incontrerà il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin. L'associazione, nata formalmente proprio a Marciana e che vede due rappresentanti elbani nel direttivo, chiederà al ministro di cambiare la normativa in modo che non sia più una possibilità, quella da parte delle Regioni, di individuare presidi ospedalieri in aree disagiate, ma un obbligo".