Cronaca

Riuniti a Firenze gli "Stati generali dei paesi alluvionati"

Franceschetti (Alluvione 7 novembre) "Necessaria una normativa uniforme in tutto il territorio nazionale"

Gli Stati Generali a Firenze - foto facebook

Si sono riuniti ieri a Firenze gli "Stati generali delle popolazioni alluvionate". Un gruppo considerevole di rappresentanti delle associazioni locali sorte là dove il fenomeno alluvione si è verificato. Ma non c'erano solo i delegati delle comunità toscane colpite dall'alluvione, dal 2011 ad oggi, bensì i rappresentanti di numerosissime comunità italiane sparse nelle varie regioni del Bel paese.

La questione posta sul tavolo degli "Stati Generali", come ormai sono stati definiti dalla stampa, è sempre la stessa: intervenire con una normativa seria, puntuale e soprattutto più cosciente delle reali esigenze delle popolazioni colpite dall'evento alluvionale, affinchè sia reso più efficace ed equo (uguale in tutta Italia), il percorso dei risarcimenti e della ricostruzione.
Ma gli Stati Generali chiedono anche maggiore tutela per il futuro: che si intervenga, cioè, sulla prevenzione.  

All'incontro di ieri a Firenze c'era anche Paolo Franceschetti per il Comitato Alluvione 7 novembre.
"E' un movimento che sta coinvolgendo tutta Italia - spiega Franceschetti - Quello che emerge è che in ogni paese, in ogni sito colpito, in ogni regione, sono stati adottati criteri e modalità di intervento diverse. E questo ha creato non poca confusione e dispersione di energie e risorse. Ci sono anche casi di comunità in cui le famiglie hanno avuto la possibilità di ottenere i contributi per i danni, e oggi si trovano, per errori procedurali, a dover restituire quanto percepito. Queste cose - conclude Franceschetti - non devono più succedere e soprattutto è giusto che ci sia una normativa seria e applicata in maniera uguale in tutto il territorio italiano, ormai flagellato da questi eventi".

Il lavoro degli stati generali continua e nei prossimi giorni una delegazione si recherà a Roma, ricevuto dall'onorevole Ermete Realacci, per la Commissione Ambiente.