Politica

"Una rivoluzione liberale elbana è possibile"

Claudio de Santi, ex sindaco di Rio nell'Elba, e militante di Forza Italia spiega quali sono le azioni da mettere in campo per un centrodestra unito

Claudio de Santi

"Una rivoluzione liberale in chiave elbana è possibile", ne è convinto Claudio de Santi, ex sindaco di Rio nell'Elba e militante attivo di Forza Italia.

"Il teatrino della politica che sta riemergendo a Portoferraio, prima interno al centrodestra sui blog e poi contrapposto fra 'pasquini' e Pd che difende a spada tratta la 'sua' amministrazione Zini (vedi gli articoli correlati sotto), - afferma de Santi - arriva proprio nei giorni in cui lo stesso Matteo Salvini ripensa al risultato non proprio positivo delle regionali analizzando il voto e le possibilità di intercettare i bisogni degli italiani di centrodestra attraverso quella che si definisce una 'rivoluzione liberale'". 

Secondo de Santi a Portoferraio si sta assistendo ad un triste teatro che non avrebbe niente a che fare con la politica e per questo ritiene che "Sarebbe invece il momento di ripensare (come molti fanno a livello nazionale) ai veri valori del centrodestra, tornando a prendere spunti e riferimenti da quel contenitore di idee liberali che è sempre stata Forza Italia, un patrimonio da condividere con tutte le forze di questa parte dello schieramento politico, dalla Lega a Fratelli d’Italia". 

"La stessa Elba ha parlato chiaro con l’ultimo voto delle regionali, - aggiunge de Santi - esprimendo chiaramente la propria anima politica .E’ proprio quella matrice liberale che consentì alla stessa Forza Italia di unire AN, Lega ed esponenti del CCD e del CDU in quella che divenne la Casa delle Libertà, portando alla costituzione di quel governo che fu il più longevo (dal 2001 al 2006) della storia della Repubblica. Da qui si dovrà ripartire per affermare quei valori, dal livello nazionale a quello locale. All’Elba, per esempio, a farsene interprete potrà essere colui che è stato premiato dalle regionali 2020 (Marco Landi, ndr), dimostrando di avere capito il senso del governo del territorio". 

"Per costruire un futuro che non si faccia nuovamente compromettere dai quei tre o quattro gatti in cerca di poltrone, - aggiunge de Santi - sarà necessario avere la capacità di aggiornarsi e di farlo con le forze migliori, con progetti di ampio respiro e non certo con gli slogan di rinascita che la sinistra esecutrice di ordini ha ampiamente dimostrato di non essere in grado di rendere in fatti concreti. Partendo dalle piccole cose (i “pasquini”, per esempio) e senza fare a meno di chi si è dimostrato serio e affidabile. Una rivoluzione liberale in chiave elbana è possibile, se le forze del centrodestra lavoreranno insieme senza, ripeto, i soliti noti che ripetutamente e ciclicamente hanno diviso e non unito le nostre forze. Con questi io non ci sarò e lo dico chiaro e forte. Ma mi auguro che ci sia qualcuno che camminerà di notte e porterà un lume dietro di sé: e con quel lume non aiuterà se stesso, egli cammina nel buio, ma dietro di sé aiuterà gli altri".