Politica

Rigassificatore, "serve un No politico compatto"

Lo sostiene l'ex sindaco di Rio Elba Pino Coluccia che sottolinea l'importanza che l'Elba e la Val di Cornia siano unite nella difesa del territorio

Pino Coluccia

"Penso che il No al rigassificatore, debba essere un no politico, a tutto tondo, di tutto il territorio, Val di Cornia/Elba, per come i governi e la politica, compresa quella regionale e locale hanno e stanno gestendo la situazione di questo lembo della Toscana costiera". 

A sostenerlo è Pino Coluccia, già sindaco fi Rio nell’Elba ed ex consigliere provinciale, che interviene sul progetto di un rigassificatore nel porto di Piombino.

"Dalla crisi del comparto industriale, ai processi di bonifica e riconversione, diversificazione, dalle infrastrutture della mobilità moncherine, sia terrestre che marittima (attualmente completamente allo sbando), alla Sanità, ormai in preda a carenze e inefficienze vistose e ad una privatizzazione strisciante ed alla rete di assistenza sociale e sanitaria carente d'organico (liste d'attesa bibliche). - prosegue Coluccia - Un susseguirsi di mancate risposte, non rispetto di accordi e fuga dalle responsabilità ed un continuo rimpallo tra si, no, forse. Tutto ciò, che perdura ed anzi si aggrava con il governo Draghi e di Giani, ha prodotto divisioni, rotture politiche e sfiducia difficilmente sanabili con l'attuale quadro politico".

"Il Pd, che ha tutt'ora grandi responsabilità di governo nazionale e regionale, - afferma Coluccia - si sta dimostrando una forza non affidabile per la poca trasparenza ed ambiguità che caratterizza le varie e contraddittorie posizioni assunte ai vari livelli e fra gli stessi dirigenti. Non è in grado di modificare un'agenda governativa e ministeriale che decide a prescindere dal territorio, ne di saper e voler organizzare sul territorio le forze di opposizione a questo trend negativo, su di una piattaforma che ponga tutte le questioni del territorio in modo unificante e di prospettiva".