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Quella connessione tra Gimondi e l'isola d'Elba

Il campione di ciclismo Felice Gimondi è scomparso. Dall'Elba arriva il ricordo di un Giro d'Italia a cui partecipò anche l'elbano Roberto Ballini

In una foto del 1971 della Milano-San Remo. Ballini penultimo, ultimo Gimondi

C'è un filo che lega Felice Gimondi, grande campione di ciclismo scomparso proprio ieri in seguito ad un malore nel mare della Sicilia alla soglia dei 77 anni, e l'isola d'Elba grazie a Roberto Ballini, che vive a Cavo e che tutti conoscono come "l'uomo che parla con le api" per  la sua attività. A raccontare una vicenda di molti anni fa è Gaetano D'Auria.

"Tanti giovani però non sanno che Ballini da giovane fu un grande campione che correva come professionista al Giro d'Italia di ciclismo a cavallo tra gli anni sessanta e settanta e correva proprio fianco a fianco con i campioni di allora, Gimondi e Merckx. Proprio nel Giro di Italia del 1969 il cinquantaduesimo nella tappa Parma Savona di 243 chilometri, Ballini, da grande campione che era, vinse la tappa precedendo proprio i favoriti che si contendevano il giro. 

Ma il giorno dopo accadde di tutto, tanto che quella tappa come poi dichiara anche il ciclista elbano in un vecchio articolo del 2010 sulla Gazzetta dello sport,  verrà ricordata per la clamorosa squalifica per doping del grande Merckx, ridimensionando proprio la bellissima volata su Gimondi e Merckx. 

Proprio Roberto Ballini ricorda sempre nella stessa intervista che andò a trovare Merckx in albergo per consolarlo nella sua camera e vi era già Felice Gimondi che grazie a quella squalifica scavalcò il belga acquisendo il diritto di indossare la maglia rosa. Ma Gimondi, da gran signore quale era si rifiutò per solidarietà davanti alla disperazione di Merckx, che si dichiarò sempre estraneo ai fatti.  

Ma in quella stanza d'albergo per noi il vero campione resta Roberto Ballini che insieme agli altri due ha dato prestigio allo sport Italiano."