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Poesia, Paola Mancuso presenta il suo nuovo libro

Due serate, a Cavo e a Rio Marina, in cui l'autrice, ex sindaca di Rio Marina, racconta della sua passione per la poesia. L'intervista su QUInews

Paola Mancuso

Due serate dedicate alla poesia in cui Paola Mancuso presenta il suo secondo libro, una raccolta di cinquanta poesie dal titolo Ho lasciato l'anima a casa, autopubblicato con Amazon. La prima presentazione si terrà questa sera a Cavo alle ore 21,30 sul Lungomare Kennedy, la seconda invece a Rio Marina il 16 Agosto alle ore 19 in piazza S. D'Acquisto. Con l'autrice nelle due serate saranno presenti Mattia Gemelli, presidente del Consiglio comunale di Rio, e l'attrice Lucia Batassa, nota al pubblico televisivo e cinematografico ed anche recentemente insignita di importanti riconoscimenti come attrice non protagonista. Si parlerà di Elba, di esperienze di vita ma sicuramente anche di impegno sociale e politico

Paola Mancuso, avvocato, già sindaca di Rio Marina e segretario generale dell'Autorità portuale di Piombino, è appunto al suo secondo libro. Per questo le abbiamo chiesto di raccontarci questa sua nuova attività.

Dalla politica alla poesia, cosa è scattato per arrivare alla scrittura? Una passione riscoperta o c'è altro?

"In realtà ho iniziato a scrivere tardi, poco tempo prima di pubblicare il mio primo libro di poesie La valigia. Mi viene molto facile scrivere".

C'è un motivo che ha aperto questa strada alla scrittura?

"Sicuramente la mia scrittura deriva da un bisogno di ricerca di autenticità, cosa che in alcuni momenti mi è stata negata. Quello che esprimi nella poesia è tuo e nessuno te lo può togliere. E' un'espressione dell'anima. Il primo libro ha sicuramente un risvolto più socio-politico nato da un bisogno di libertà anche in riferimento alla mia personale esperienza politica dove ho dovuto rimettere in discussione i miei valori. E' un libro nato da grandi domande e interrogativi. Mentre il secondo è quello delle risposte, dopo aver fatto un percorso personale. C'è però in entrambi un filo comune che è quello della consapevolezza accompagnata dalla speranza".

Ci spieghi meglio...

"Già nel titolo il riferimento al fatto di 'lasciare l'anima a casa' richiama l'idea di qualcuno che è stanco di mettersi in gioco  mettendoci appunto l'anima, e quindi c'è l'accenno a provare a fare le cose senza investirci troppo ma alla fine prevale il sentimento della speranza che poi fa parte del mio carattere. Il secondo libro è più legato ad un percorso personale che riguarda appunto il mio percorso di vita ma c'è anche un risvolto sociale".