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Sinkhole, è pronta la mappa delle zone a rischio

I professionisti degli atenei hanno terminato gli studi sulla zona del Piano, ridotta la zona di pericolo, la relazione verrà presentata a fine luglio

Buone notizie per gli abitanti del versante orientale dell'Elba, sono terminati gli studi degli specialisti inviati dalle università di Firenze e Roma e dopo un anno è pronta la mappa dei sinkhole.

Lo conferma lo stesso sindaco di Rio nell'Elba, Claudio De Santi: "Finalmente abbiamo una mappa dei sinkhole e posso dire che le zone pericolose sono meno di quelle che temevamo".

Le indagini portate avanti in questi mesi, sia quelle gravimetriche che quelle legate al rischio idrogeologico, avrebbero infatti diminuito di molto la zona rossa, abbassando il limite dei 14 ettari in cui finora si temeva che la terra potesse franare mettendo in pericolo persone e abitazioni. La certezza di quanto emerso si avrà solo fra 60 giorni, il tempo cioè richiesto dagli studiosi per stendere la relazione: "Che verrà anticipata ai sindaci - continua De Santi - e che presenteremo poco dopo alla popolazione".

Insomma una leggera soddisfazione per un esito che, se non fa tirare un completo sospiro di sollievo, almeno fissa alcuni paletti e elimina l'incertezza. De Santi non si sbilancia sulle zone del Piano che rientreranno fra quelle alle quali bisognerà mettere mano con urgenza ma quello che si può intuire è che resta la maggiore criticità per quanto riguarda la strada di collegamento tra Rio nell'Elba e Rio Marina: là il sinkhole c'è e su quella bisognerà intervenire: "Sono fiducioso - conclude il sindaco - che sapremo trovare le soluzioni tecniche più adatte, dobbiamo avere ancora un po' di pazienza per lasciare il tempo a chi ha condotto gli studi di mettere nero su bianco quanto hanno scoperto".