Politica

Seduta straordinaria per la fusione delle due Rio

Venerdì 17 febbraio alle ore 18 presso il Teatro Garibaldi, è stato convocato in seduta straordinaria il consiglio comunale di Rio nell'Elba

Venerdì 17 ore 18 al Teatrino Garibaldi, è convocato in seduta straordinaria il consiglio comunale di Rio nell'Elba per discutere e porre all'approvazione la procedura per la fusione dei due Comuni. 

Il consiglio dovrà approvare un atto di indirizzo, dando un parere sulla proposta di fusione amministrativa e avviando di fatto il procedimento che porterà all'indizione di un referendum popolare consultivo sulla questione, come prevede in merito la normativa regionale.

Un'ipotesi, quella dell'unione delle due Rio, che trova la ferma opposizione della minoranza di Rio nell'Elba: "È una improvvisata, sia perché nei due programmi elettorali con i quali si sono presentati al proprio elettorato non ne facevano menzione e sia perché si è arrivati alla decisione senza una consultazione preventiva, nè con i cittadini, nè con le forze politiche, le associazioni locali - scrivono i consiglieri riesi Giuseppe Coluccia e Bruno Cassoni - questa decisione è quindi imposta dall'alto ed è sostenuta da forze ispirate principalmente dalla cultura populista dell'antipolitica e dell'antinstituzione e che ha ispirato, a suo tempo, la costituzione delle due liste con a capo gli attuali sindaci. 

I cittadini, le comunità riesi e delle frazioni, sanno bene che i Comuni quando sono amministrati bene e collaborano proficuamente fra loro, a prescindere dalle maggioranze che li governano, ciò dipende, sia da buoni amministratori, con idee chiare sul che fare, come il passato insegna e sia da adeguate condizioni economiche e finanziarie.

Sembra quindi che in questa scelta dei due sindaci vi sia il tentativo di mettersi al riparo dalle difficoltà a governare e di scaricare sulle istituzioni, da sopprimere, responsabilità che invece sono politiche.

Rio Elba, il suo Comune è quindi una comunità viva e vegeta, con una sua storia, cultura, un suo passato ed un suo futuro e togliergli il Comune è come volerla estinguere o indebolirla nel suo diritto di autodeterminazione di autogoverno, di autorappresentazione. Questo vale per tutte le comunità storiche del territorio elbano, con i suoi Comuni e campanili".