"L' estensione del fenomeno di defoliazione, causato dalla lymantria, che ha interessato vaste aree del versante orientale dell'isola, maggiormente interessato da macchie mediterranee e particolarmente, sughere e lecci, piante maggiormente colpite dal lepidottero, ma anche alberi da frutto, ha suscitato preoccupazione ed allarme non solo tra i cittadini e le comunità che vivono in campagna, ma anche tra operatori turistici, che vedono danneggiato il paesaggio, reso un po' spettrale dal fenomeno.
A questo si aggiunge una certa disinformazione istituzionale da parte di sindaci, conferenza elbana, Provincia, Regione e Parco Nazionale e un silenzio delle autorità preposte alla tutela ambientale in relazione al fenomeno, il quale è ormai da anni che si ripete in questo periodo e quindi conosciuto dai servizi competenti.
I cittadini si chiedono per quale ragione non si provveda a fare una adeguata azione, se non di eliminazione, ma almeno di prevenzione finalizzata al contenimento e circoscrizione del danno ambientale.
Chiediamo, in considerazione anche del fatto che molto del territorio Comunale è sistematicamente flagellato da questo fenomeno con grave danno all'agricoltura domestica, al patrimonio floreale ed al paesaggio: quali iniziative ha preso verso le istituzioni comunali limitrofe colpite per analizzare e valutare la situazione e segnalarla alle autorità competenti, se sia stato interessato e sollecitato il PNAT, dal momento che oltre il 60% del nostro territorio comunale è sotto la tutela del Parco e se non sia opportuno fare le opportune segnalazioni e conseguente richiesta di misure idonee e adeguate al fenomeno, alla Regione Toscana".