Attualità

Piccioni avvelenati vicino al porto

Un mangime avvelenato è stato diffuso nella zona del porto per avvelenare un gruppo di piccioni, la denuncia di Animal Project

A subire le conseguenze dell'avvelenamento è stato un gruppo di volatili nutriti da Pierluigi, cittadino marinese che ha al suo attivo la cura anche di alcuni gatti randagi.

"Quasi tutti i giorni, Pierlugi - raccontano i volontari di Animal Project che hanno raccolto la denuncia - porta loro un po' di grano in una zona ridossata del Porto, lontano da abitazioni e attività commerciali. Ma nonostante questo, qualcuno si è divertito a fare uno scherzo poco piacevole a Pierlugi, ma soprattutto ai poveri piccioni, lasciando degli strani chicchi di colore rosso nel punto dove sono abituati a cibarsi.

Pierluigi ha infatti appurato che si trattava di grano appositamente modificato con veleno per uccidere volatili e sconcertato dall'evento ha subito provveduto arimuoverli, allertando la nostra associazione. Si tratta di una pratica primitiva e barbara che va contro la normativa sulla protezione degli animali: ricordiamo infatti che esiste una normativa ben precisa a tutela degli animali, sia che si tratti del piccione selvatico che del piccione urbanizzato. In ogni caso, l'avvelenamento è un reato".

Eventuali metodi di controllo infatti, solo ai fini della tutela del patrimonio zootecnico e per motivazioni sanitarie o per la tutela del patrimonio artistico, possono essere deliberati ed attuati solo a cura delle autorità competenti, Comune o Regione, a seconda della localizzazione dell'intervento, e ASL.

"Oltre alla gravità del comportamento a danno dei piccioni - concludono i volontari - va considerato il grave pericolo procurato dall'autore di questo gesto vile e sconsiderato: infatti, il mangime avvelenato avrebbe potuto essere ingerito da qualsiasi animale vagante, ma anche da un bambino attratto dal colore rosso dei chicchi".

Per questo è stata sporta denuncia alle autorità competenti.