Cronaca

Omicidio Appiani, Giardiello si pente in aula

Claudio Giardiello, imputato per l'omicidio del giovane avvocato, si rivolge ai genitori di Lorenzo Claris Appiani durante la deposizione in aula

L'avvocato Lorenzo Claris Appiani

"Non ha senso che io chieda perdono perché per quello che ho fatto chiedere perdono è poco, ma voglio che sappiano che sono sconvolto per quello che ho fatto". Sono queste le prime parole di pentimento di Claudio Giardiello, l'uomo che il 9 aprile scorso fece irruzione nel palazzo di giustizia di Milano e si mise a sparare colpendo in maniera mortale il giudice Ferdinando Ciampi, Giorgio Erba (suo ex socio) e il suo ex avvocato, Lorenzo Alberto Claris Appiani.

Ad ascoltare quelle parole anche il padre di Lorenzo, Aldo Claris Appiani e la madre, Alberta Brambilla, accompagnati dall'avvocatessa elbana Cesarina Barghini e dalla collega Simona Manzi. La famiglia Appiani, molto legata all'Elba tanto che nella chiesa di Rio Marina furono celebrati i funerali del 37enne e il paese rispettò un giorno di lutto civico.

Un pentimento che non ha fatto breccia, e come potrebbe, nel dolore della famiglia che, il giorno dell'udienza, hanno postato sul profilo Facebook del figlio un amaro commento: "Giardiello ha chiesto scusa. Ha chiesto scusa per aver macchiato la camicia di Lorenzo. Peccato che le macchie erano di sangue, erano enormi e non vanno più via".

Il gup di Brescia ha aggiornato al prossimo 5 aprile l'udienza nei confronti di Giardiello, che ha ottenuto il rito abbreviato. Insieme a lui è sotto processo anche Roberto Piazza, l’addetto alla sicurezza che non avrebbe controllato la borsa di Giardiello all’ingresso del palazzo nel giorno dell’udienza.