Attualità

L'auto bruciata è stata incendiata

La precisazione dell'avvocato Cesarina Barghini: "Le modalità di quanto accaduto accertate inequivocabilmente dalle Forze dell'Ordine"

"Ritengo doveroso correggere le errate notizie che alcuni media stanno diffondendo in queste ore senza alcun fondamento". Così scrive  sui social l'avvocato Cesarina Barghini, proprietaria dell'auto andata distrutta dalle fiamme nel pomeriggio di mercoledì 26 luglio nella zona del Porticciolo di Rio Marina.

"L'auto di cui trattasi, di mia proprieta' - precisa Cesarina Barghini - non ha preso fuoco, bensi' è stata incendiata. Le modalità della condotta sono già state accertate inequivocabilmente dalle forze dell'ordine prontamente giunte in loco. Ringrazio i Vigili del Fuoco e gli operatori della Protezione Civile per la tempestivita dell'intervento che ha scongiurato conseguenze ancor più gravi, nonche' i Carabinieri di Rio Marina per aver districato, altrettanto rapidamente, un'enigma che, prima facie, era apparso, semmai, come un atto criminale legato all'esercizio della mia professione".

A causare il fuoco, infatti, sarebbe stato un gioco di un bambino intorno all'auto, una Hyunday Coupè rossa parcheggiata in quella zona e da tempo inutilizzata. Il bimbo pare stesse accendendo pezzi di carta con un accendino, e uno di questi sarebbe finito in una zona piena di aghi di pino, provocando l'incendio.