Politica

"La fusione un salto nel buio"

E' il Movimento Democratico Progressista a evidenziare i dubbi sulla fusione tra le due Rio che, piuttosto, alimenterà le contrapposizioni

"La proposta di fusione delle due Rio, appare come una operazione demagogica ed improvvisata che rischia di produrre, se dovesse passare, danni irreparabili alle due comunità di Rio Elba e Rio Marina ed all'attuali frazioni di Cavo e Bagnaia, anziché i benefici elettoralisticamente propagandati". A dirlo è il comitato elbano di Art.1-Movimento Democratico Progressista.

"La verità è che si vuol far fare un salto nel buio alle comunità ed ai cittadini dei due paesi, senza aver previsto e fatto niente per rendere credibile ed affidabile questa prospettiva. - hanno sottolineato dal movimento - La fusione non è altro che una riduzione degli spazi di partecipazione democratica alla cosa pubblica e l'esclusione degli interessi materiali di vita dei cittadini più deboli e bisognosi che trovano solitamente proprio nel Comune un luogo di solidarietà e conforto ai loro disagi".

Per il movimento "la fusione andrà a vantaggio esclusivo di quelli più avvantaggiati ed organizzati sul territorio, di quegli interessi che in ragione della loro forza economica e politica preferiscono egoisticamente, con la cosiddetta semplificazione istituzionale, non confrontarsi e condividere responsabilità economiche, sociali, ambientali e pubbliche, che proprio i Comuni rappresentano sul territorio", alimentando così una divisione e contrapposizione tra i vari centri abitati, ridotti a frazioni in competizione tra di loro.

"Si costituirà un ente, il comune prodotto dalla fusione, che risulterà una struttura estranea e lontana dai cittadini e dalle varie realtà territoriali, - hanno previsto - oltretutto con rappresentanze istituzionali elettive più ridotte e per questo non in grado di garantire a tutte le frazioni di vedersi rappresentate nella pubblica amministrazione". 

In tutto questo scenario il Movimento Democratico Progressista, in vista delle prossime elezioni, si sente "impegnato a ricostruire un'alternativa di governo imperniata sulla ricostituzione sul territorio elbano di una forza unitaria della sinistra e della proposta di liste e programmi che ne siano espressione. - e hanno concluso - Troviamo che l'affermazione del Pd elbano, che la fusione dei Comuni debba essere comunque sostenuta anche se ciò significhi rinunciare al consenso elettorale dei cittadini, suona come una abdicazione al ruolo della politica come progetto condiviso, partecipato e della democrazia basata sulle istituzioni rappresentative".