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Abbattuto il Dormentorio di Rio

​Miniere dell’Elba: demolito il Dormentorio, era la scuderia dei cavalli delle miniere e il dormitorio per ergastolani e coatti

Dopo aver ricevuto diverse segnalazioni, i volontari di Legambiente Arcipelago Toscano sono andati a verificare cosa stava succedendo al Dormentorio, una storica struttura verosimilmente demaniale di circa 400 mq, risalente alla seconda metà dell'800, utilizzata nel corso della sua esistenza come scuderia per i cavalli usati nei servizi interni della miniera e come dormitorio per i domiciliati coatti e gli ergastolani impiegati nelle lavorazioni, nonché, più recentemente, come deposito di innumerevoli carotaggi effettuati negli anni per analizzare il sottosuolo di tutta l'area mineraria.

Quello che hanno scoperto i legambientini isolani dietro il cancello del cantiere è purtroppo il completo abbattimento del Dormentorio, che era stato edificato sotto la strada litoranea Rio Marina - Cavo, vicino alla costa tra Capo Pero e Punta del Fiammingo, nel territorio del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.

Legambiente Arcipelago Toscano ha chiesto spiegazioni al Comune di Rio Marina, al Parco Nazionale e alla Soprintendenza, evidenziando che: "Nella stessa area, nel 2012, la ditta Baval Costruzioni S.R.L. di Pisa realizzò interventi selvicuturali, di miglioramento strutturale, di salvaguardia ambientale e di prevenzione dagli incendi. 

In questi giorni sono in corso lavori, autorizzati alla stessa ditta Baval Costruzioni, di ristrutturazione attraverso demolizioni e ricostruzioni che hanno comportato la completa demolizione del Dormentorio, un esempio di archeologia industriale mineraria, l’abbattimento di vegetazione e ad estese opere di scavo, vanificando apparentemente il miglioramento strutturale, di salvaguardia ambientale” autorizzato nel 2012. Il tutto, a quanto pare, per realizzare una grande villa". 

Ora nel grande scavo realizzato al posto del Dormentorio c’è una piattaforma di cemento. Inoltre gli ambientalisti chiedono di sapere quale sia stata l’eventuale destinazione e utilizzo dei reperti minerari e carotaggi presenti nell’area oggetto dei lavori e della demolizione.