Politica

"La destra elbana c'è. Ora ci vuole la sinistra"

Pino Coluccia interviene per commentare a distanza di una settimana l'arrivo di Matteo Salvini all'isola d'Elba e la compagine politica attuale

Pino Coluccia (foto di repertorio)

Pino (Giuseppe) Coluccia, ex sindaco di Rio ed esponente storicamente di sinistra, interviene per commentare la politica elbana dopo l'arrivo del leader della Lega, Matteo Salvini all'Elba, avvenuto sabato scorso.

"Il Re è nudo, la Destra elbana c'è. - dihciara Coluccia - Ora ci vuole la Sinistra.La venuta di Salvini all'Elba ( ma l'osservatore attento lo avrebbe dedotto già dai risultati elettorali delle ultime politiche) ha cambiato la fenomenologia della politica elbana. Segna una svolta politica sull'isola, sia sul piano politico, sia su quello amministrativo. La Destra elbana, tradizionalmente incentrata su Forza Italia, si è prostrata ai piedi della destra di Salvini/Meloni, con tutti i suoi contenuti razzisti, xenofobi, sovranisti, protezionisti, fino a resuscitare lugubri scenari autoritari e fascisti. Dopo la crisi del Centrodestra tradizionale di Berlusconi, la destra ha alimentato un camaleontismo politico, facendo proprio uno slogan, inaugurato da qualche pseudo sinistroide e populista (da Renzi a Grillo/Di Maio), che nel sistema politico italiano e di riflesso anche elbano, non c'era più ne la sinistra, ne la destra e che si poteva addentrarsi in alleanze 'civiche', prive cioè di precisi referenti valoriali e partitici e di riferimento sociale". 

"Il centrosinistra ed in particolare il Pd di Renzi - prosegue Coluccia - hanno anch'essi cavalcato catastroficamente questo mantra (patto del Nazzareno, liste 'civiche' con alleanze con FI, inneggiando alla "rottamazione" della sinistra cedendo il passo, al M5S). Anche il M5S ha coltivato questo mantra fino a scottarsi con l'esperienza di governo con Salvini a causa anche del veto del Pd di Renzi (dal quale si è scisso di recente per dar vita a Italia Viva, formazione ne di Dx ne di Sx)". 

"Da una fase politica, presente ormai da qualche anno, - spiega Coluccia - particolarmente in occasione delle elezioni amministrative locali, nella quale si esaltava il carattere 'civico' dell'impegno pubblico, cioè teso al 'fare concreto, pragmatico' e lontano dagli schieramenti politici 'di destra o di sinistra', a partire dall'esperienza fallita di Campo nell'Elba, fino a quella di Rio e Portoferraio, si è passati bruscamente ad uno scenario dove la Destra elbana appare con tutti i suoi connotati di destra estremista "svelati" appunto dalla venuta di Salvini e dalla accoglienza del ceto politico istituzionale locale (aveva cominciato tempo fa Barbetti, attualmente in stand by ed oggi Corsini)". 

"Appunto il Re ( la destra) è nudo, scoperto, svelato con i suoi contenuti ed i suoi rappresentanti locali. Ora a sinistra, particolarmente nel PD, cadono gli alibi 'civici' di queste liste farlocche - conclude Coluccia - che la vedono alleata con forze dichiaratesi di destra (non più, 'ne di destra ne di sinistra') e necessita riprendere un diverso percorso ed una diversa prospettiva per il governo amministrativo dell'Elba. Ad maiora...".