Politica

PD:"Basterebbe un migliore utilizzo del personale"

Il Circolo del Partito Democratico di Rio Marina e Cavo fa nuovamente appello all'amministrazione di Rio per chiedere più attenzione ai servizi

Il Circolo del PD di Rio Marina e Cavo fa nuovamente appello all'amministrazione comunale di Rio e chiede in particolare più attenzione ai servizi di base rivolti ai cittadini-

"Questo circolo ha sostenuto la fusione dei comuni di Rio Marina e Rio nell’Elba - scrivono dal PD -perché doveva essere l’occasione per una migliore la programmazione economica e territoriale su un territorio più vasto, nonché offrire più vantaggiosi servizi di base ai cittadini. Oramai il comune di Rio è nato da dodici mesi e il 25 Settembre sono trascorsi i primi fatali cento giorni dell’amministrazione Corsini, ma tutto pare brancolare nel buio, in particolare la macchina amministrativa"

"La prima cosa da fare era amalgamare l’apparato, - sottolineano dal PD - operazione non fatta durante la grigia gestione commissariale che s’è limitata ad una semplice sommatoria degli uffici, ma neppure anticipata dalle precedenti amministrazioni di Rio Elba e di Rio Marina le quali avrebbero dovuto preparare un piano, affidato ad un soggetto terzo, magari dell’associazione dei comuni della Toscana (Anci), cosa allora ostinatamente rifiutata".

"Il risultato - sostengono dal PD - è che oggi abbiamo un comune dove alcuni uffici sono aperti ad intermittenza: certi giorni a Rio Marina altri a Rio Elba con i cittadini che disorientati devono correre da un municipio all’altro. Rappresentativa è la recente denuncia dell’associazione dei geometri elbani in merito al blocco totale delle attività dell'ufficio edilizia privata la cui direzione è stata assunta ad interim dal sindaco". 

"Eppure, in attesa della definizione della macrostruttura, - aggiungono dal PD - basterebbe un migliore utilizzo del personale dipendente. Per questi motivi manifestiamo la nostra preoccupazione poiché ci pare come dietro questa disorganizzazione ci sia un disegno di quegli amministratori, a suo tempo schierati contro la fusione, che ora cercano di farla fallire".