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"Fusione, ci avevamo visto giusto"

Il commento dell'ex sindaco di Rio Elba Claudio De Santi: "Si cominciano a vedere i risultati di un percorso amministrativo vincente"

Claudio De Santi

“Accolgo con grande soddisfazione la notizia dell’arrivo da parte della Regione Toscana dei primi contributi derivanti dalla fusione dei comuni di Rio Elba e Rio Marina a favore del neonato comune di Rio”. A parlare è Claudio De Santi, già sindaco di Rio nell’Elba, convinto promotore del referendum che ha portato alla riunificazione delle due Rio ed alla nascita di un nuovo soggetto amministrativo.

“Prendo atto con soddisfazione dell’avvio delle procedure con cui la Regione finanzierà il nuovo comune – ha voluto sottolineare De Santi – e mi astengo dal commentare le dichiarazioni rilasciate a suo tempo dai ‘bastian contrari’ riesi, anche per non violare la par condicio elettorale, pur invitando chi ci legge ad un giudizio consuntivo inevitabile su come sono andate le cose a Rio”.

“Devo però sottolineare che la scelta amministrativa fatta a suo tempo si sta man mano concretizzando esattamente come avevo progettato – ha aggiunto Claudio De Santi – gratificando chi, come me , ci ha messo , oltre all’impegno personale, anche la faccia, avventurandosi in una scommessa di semplificazione amministrativa che la gente dell’Elba aveva impietosamente bocciato solo pochi anni fa con la proposta di comune unico dell’Isola d’Elba”.

“La notizia di oggi è la conferma che per il comune e per la gente di Rio si apre un futuro roseo proprio come avevamo auspicato che avvenisse; ora – conclude De Santi – toccherà ai riesi, fra poche settimane, scegliere chi dovrà guidarli in questo nuovo percorso amministrativo, verso la rinascita di un territorio che avrà solide basi grazie proprio alla scelta della fusione amministrativa. Il nuovo Comune di Rio si avvia a diventare fra i più ricchi dell’Elba per risorse e per operatività. Mi auguro che, sulla scia di quanto sta per concretizzarsi con le prossime elezioni politiche, si possano creare i presupposti per un buon governo di quel territorio così bisognoso di rilancio e di consacrazione delle proprie potenzialità”.