Sono iniziate oggi le operazioni di installazione dei sensori del sistema di monitoraggio lungo la strada provinciale 26 del Piano, a Rio, nel tratto attualmente chiuso al transito a garanzia della sicurezza della viabilità e dell’incolumità pubblica.
Il sistema, come si legge in una nota della Provincia di Livorno, la cui installazione e attivazione sono state affidate all’azienda Geoapp, è finalizzato a minimizzare il rischio derivante dal fenomeno di sinkhole, attraverso la rilevazione continua di eventuali movimenti anomali del sottosuolo.
Il sistema di monitoraggio, infatti, spiega ancora la Provincia, analizzerà le possibili deformazioni superficiali e gli eventi microsismici dell’area in prossimità del sinkhole, consentendo una valutazione immediata e costante delle condizioni di stabilità della zona.
L’eventuale rilevazione di valori anomali rispetto ai parametri monitorati, attiverà un sistema di allarme con interruzione del traffico veicolare.
Il sistema entrerà in funzione dopo le fasi di messa a punto e taratura dei sensori, al fine di eliminare i possibili fattori di disturbo del segnale.
Per quanto riguarda la riapertura della strada, che sarà a senso unico regolato da semaforo, la Provincia si riserva di annunciare la revoca dell'ordinanza di chiusura dopo le opportune verifiche sui dati che saranno prodotti dal monitoraggio.
"La Provincia ha lavorato da subito per cercare di dare una soluzione alla chiusura della strada, avendo ben presente i disagi per i residenti e il tessuto economico di Rio, ma senza sottovalutare il problema rappresentato dai rischi di ulteriori sprofondamenti - sottolinea il consigliere provinciale con delega alle questione elbane, Andrea Solforetti - Come annunciato in precedenza, oltre ad aver reperito le risorse per il sistema di monitoraggio, grazie alla disponibilità del presidente della Regione Giani che ha messo a disposizione i necessari finanziamenti, abbiamo effettuato tutte le opere di sistemazione della strada, propedeutiche alla riapertura del transito".
"Si tratta ora di avere ancora qualche giorno di pazienza per ultimare la messa a punto del monitoraggio e capire se le prime rilevazioni consentiranno di dare il via il libera alla riapertura della strada", conclude Solforetti.