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"Se sarà dissesto, mi dimetto"

Il sindaco Claudio De Santi ha chiarito la sua posizione: "Resto per mettere i conti in ordine, se non sarà possibile rassegno le dimissioni"

Ha provato a nasconderlo ma dalla prima fila è stato evidente. Quel momento, quello solo, in cui il sindaco si è dimenticato la fascia e a parlare era l'uomo. Provato da mesi di silenzio sofferente, stress, quella sensazione di essere finito in una cosa forse troppo grande ma allo stesso tempo la consapevolezza che a lui è demandato il compito di trovare una soluzione.

Claudio De Santi questa sera ha aperto un bubbone e ha lasciato che il fiele uscisse raccontando per un momento quanto pesante deve essere stato portarselo dietro senza, ancora, poter dire e fare quello che voleva, quello per cui un anno e mezzo fa aveva indossato per la prima volta in vita sua la fascia tricolore.

"Resto fino a quando i conti sono a posto e se questo non sarà possibile allora mi dimetto". Così. Un modo adulto di intendere il ruolo. "Io non ho preso questo impegno per tagliare nastri e se si arrivasse al commissariamento quello potrei fare e basta".

Una risposta al consigliere di opposizione Pino Coluccia che pochi minuti prima aveva ventilato l'idea di chiedere una verifica in consiglio sulla tenuta del sindaco. 

"Quando sono entrato in Comune non credevo che la situazione fosse questa, non sapevo e non potevo sapere che i conti erano in questo stato. Mi scuso con i miei concittadini per averci messo tanto tempo a capire come stavano le cose, a comprendere quanto grande sia il problema".

"Sono rimasto molto amareggiato da ciò che sta emergendo e per mesi ho dovuto sopportare le critiche di immobilismo perchè ancora non avevo tutte le prove che ho adesso, ma il mio senso di responsabilità mi impone di rimanere per mettere le cose a posto e lasciarle meglio di come le ho trovate per chi verrà. Dopo posso anche farmi da parte. Io voglio andare avanti e trovare una soluzione insieme a voi, insieme alla minoranza, dovremo tutti fare dei sacrifici e il mio compito è fare in modo di uscire da questa situazione, di salvaguardare il patrimonio pubblico di Rio Elba prima di tutto".