"È bastato poco: un’interrogazione in consiglio Comunale, l’intervento di Legambiente… ed ecco che il Sindaco di Rio ha perso nuovamente le staffe. Fatto sta che ne è uscito un comunicato condito da sarcasmi, forzature e insulti gratuiti. Il tutto rivolto a chi si è limitato a porre domande, sollevare dubbi e chiedere chiarezza".
Fabrizio Ania, segretario del circolo Pd di Rio, commenta le recenti dichiarazioni del sindaco di Rio sulle spiagge del suo territorio.
"Dare del “gruppuscolo locale” all’opposizione e accusare Legambiente di non aver “capito niente” può anche far "sorridere", ma rivela qualcosa di preoccupante: - prosegue Ania - la difficoltà di sostenere un confronto sereno e costruttivo, come ci si aspetterebbe da chi rappresenta l’intera comunità. Come per la messa in sicurezza del Piano di Rio e altre criticità tuttora aperte, ci sarà modo e luogo per approfondire i contenuti, perché discutere del futuro delle nostre spiagge non può ridursi a battute o risposte frettolose in Consiglio".
"Il tema merita ben altro: una riflessione ampia, fondata su un’idea chiara di modello turistico da promuovere, in un contesto ambientale fragile: quali progetti di difesa e valorizzazione dei nostri litorali, quali sinergie tra pubblico e privato, come creare nuove opportunità occupazionali, attrarre investimenti e ricerca, attivare formazione e sviluppo di nuove competenze. - aggiunge il segretario del Pd - Le spiagge, pertanto, non sono soltanto attrazioni turistiche. Liquidarle a una sola questione di "concessioni sì o no" è francamente desolante e fuorviante: sono la grande scommessa per il nostro futuro, beni comuni, luoghi da vivere e custodire con senso di responsabilità, trasparenza e partecipazione".
"Non ci si può sorprendere se qualcuno solleva perplessità. - aggiunge Ania - Tanto più se lo fa Legambiente, che da anni lavora sul territorio con serietà, dati ed esperienze concrete. Il Sindaco afferma che senza i privati non si possa fare nulla. Noi riteniamo che, senza un’idea chiara di bene comune, non si possa andare lontano".
"Le risorse pubbliche sono limitate, è vero. Ma proprio per questo serve quel progetto condiviso che sopra richiamavo, capace di cogliere le opportunità senza sacrificare l’interesse collettivo. E proprio a proposito di assenza di visione, viene da chiedersi se davvero si è imparato qualcosa dalla vicenda Fornacelle. Ha ragione Legambiente a sollevarla di nuovo. Anche lì il Sindaco ha minimizzato, definendola “una faccenda tra privati”. Fin dall’inizio, ben prima della demolizione della strada di accesso alla spiaggia. Oggi quell’errore grossolano si paga caro: la strada è rimasta demolita, la situazione è bloccata, e l’interesse pubblico non è stato tutelato per tempo. È la dimostrazione concreta di come la mancata gestione – trasparente e tempestiva – di questioni delicate possa generare conseguenze gravi e durature. Ciò che colpisce – e torno al punto – è l’incapacità, o forse la mancanza di volontà deliberata, di accogliere e coltivare il confronto. Si preferisce dare un segnale di bisogno e ricerca del conflitto che, francamente, non fa bene alle istituzioni né alla nostra gente. Malgrado tutto, mai verrà meno la forza della nostra comunità: il rispetto, la voglia di costruire insieme con spirito civico e senso di responsabilità. Il futuro è già iniziato",