Politica

Polemiche nel Consiglio comunale riese

Il sindaco Corsini replica ad un post sui social, il gruppo di minoranza lo accusa di mancanza di ascolto e dialogo

Palazzo municipale di Rio nell'Elba

"Leggo con sconcerto un post sui social media dal titolo "Rio, un Consiglio comunale con cose irrituali mai viste" nel quale si accusa il Sindaco di comportamenti irrituali perché avrebbe tentato di impedire ad un consigliere di minoranza di intervenire in replica alla risposta ad un'interrogazione, scavalcando la presidenza del consiglio. Il post ovviamente è accompagnato da una sparuta serie di desolanti commenti dello stesso genere".

Si apre così un intervento del sindaco di Rio, Marco Corsini, relativo al recente Consiglio comunale.

"Come spesso succede, la mala fede si accompagna all'ignoranza (nel senso della non conoscenza), - prosegue Corsini - e di tanto in tanto occorre spiegare come stanno veramente le cose per evitare che si formi una diffusa opinione condizionata da quel connubio. Perché, come si suole dire, col ripetere cento volte una bugia si finisce per farla diventare verità. E la gente ci crede. L'articolo 23, comma 8, del Regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale - che ahimè i consiglieri sono i primi ad ignorare - prevede che una risposta ad un'interrogazione possa dar luogo a replica breve soltanto dell'interrogante per dichiarare se egli è o meno soddisfatto della risposta, restando assolutamente inibito l'intervento da parte di altri consiglieri. Nel caso di ieri [dell'ultimo Consiglio, ndr] l'interrogazione era stata presentata e sottoscritta da un determinato consigliere e non dal gruppo, e solo quel consigliere poteva intervenire. Nessun altro".

"La pretesa di discutere da parte di altro consigliere è stato un atto di prepotenza, rivendicato con forza e animosità, - aggiunge Corsini - e il Sindaco si è limitato a farlo rilevare (prima pacatamente e poi con altrettanta animosità, visto che il consigliere non desisteva). E poiché l'atteggiamento del prepotente non cessava, il Sindaco ha sollecitato la presidente del Consiglio comunale, cui compete la polizia dell'aula, affinché togliesse la parola al consigliere intemperante e - dato che questi non si dava per inteso - lo allontanasse dall'aula. Poteri che il presidente ha per espressa previsione regolamentare (art. 31)".

"Non c'è alcuna irritualità, alcuna arroganza, alcuna espressione tirannica in questo. Solo il richiamo al rispetto delle regole che democraticamente il consiglio stesso si è dato approvando il regolamento. C'è chi non gradisce evidentemente che le regole vangano rispettate. E questo "chi" si qualifica da se", conclude Corsini.

Diverso il punto di vista del gruppo di minoranza riese "Cambiamo!".

"Durante il Consiglio comunale di lunedì scorso, - si legge in una nota della minoranza riese - il Sindaco e la sua maggioranza hanno dato prova di non tollerare per niente chi non la pensi come loro. Non solo questi ultimi sono i soliti disfattisti a cui interessa solo osteggiare il lavoro della maggioranza, ma non hanno nemmeno il diritto di presentare interrogazioni previste dal Regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale e addirittura di intervenire". 

"Non ci è mai capitato infatti di sentire dire da un Sindaco di “non essere soddisfatto dell’interrogazione presentata” - prosegue la minoranza riese - ma anche questo, purtroppo, è successo ieri nell’aula del Consiglio comunale della nostra Comunità. Di solito, in democrazia, all’interrogazioni si risponde anche se “non siamo soddisfatti” di cosa ci viene chiesto. E anche su Nisporto, invece, ancora una volta, solo parole e propositi ma senza nessuna certezza. Purtroppo".

"Il fatto poi di non aver concesso al nostro capo gruppo di intervenire sull’ultimo punto messo in discussione durante i lavori consiliari, sostituendosi ai compiti di competenza del Presidente del Consiglio comunale, la dice lunga su come intenda la partecipazione e la democrazia il nostro primo cittadino. Chissà però se anche il Sindaco, una volta tanto, condivida le cose che da tempo evidenziamo noi come opposizione in merito all’operato non certamente eccellente del nostro Presidente del Coniglio comunale, nonostante la decisione di attribuirle ulteriori deleghe importanti come quella sul decoro urbano, criticata pubblicamente durante i lavori del Consiglio comunale di lunedì scorso dai nostri consiglieri comunali".

"Concludendo. Non è che dando lezioni di educazione civica sul rispetto dei cartelli segnaletici, sia il modo migliore per governare una Comunità. Crediamo convintamente che il miglior modo di governare una piccola Comunità come la nostra sia provare a ascoltarci ed a dialogare e a ricreare il giusto clima di collaborazione. Noi ci siamo e continueremo a svolgere il compito che le elettrici e gli elettori di Rio ci hanno affidato nell’interesse della nostra Comunità", conclude la minoranza.