Politica

Parco minerario, "società a rischio"

Ad esaminare i conti della società partecipata del Comune di Rio è il gruppo di minoranza consiliare "Cambiamo!"

"Fra i documenti allegati al rendiconto del 2022, c’ era anche quello della società privata partecipata dal Comune al 100%: la soc. Parco Minerario Srl. Nella relazione illustrativa, qualcuno (chi? forse l’Azionista?) ha definito la Srl “una macchina da guerra”. Sul momento c’è venuta a mente la brillante costruzione di occhettiana memoria, benché in questa circostanza, la “Parco” non sia sta definita anch’essa “gioiosa”. Ed allora, siamo voluti entrare nel dettaglio per gustarne al meglio i portenti".

Si apre così un intervento del gruppo di minoranza consiliare riese "Cambiamo!" sul rendiconto della società Parco minerario 

"Dal Conto economico, - spiegano dal gruppo di minoranza - si rileva come i ricavi dai servizi affidati - e pagati - dal comune (per fare qualche esempio: gestione musei 266 mila euro, cimiteri 154 mila - manco ci fossero le tombe d’oro!)ammontino a 622 mila euro. Poi quelli resi a ESA per lo spazzamento: 266,0. Ricavi da vendite al museo: 50mila. Il totale del valore della produzione è di 1 milione. I costi di produzione ammontano a 992mila. Si stima che un buon utile, in aziende private, variabile a seconda dei settori economici, si aggiri attorno ad un minimo di 10/15% altrimenti non ci sono margini da reinvestire, per anticipare capitali, o per tirare avanti l’azienda". 

"Tolte tutte le altre spese e imposte, l’utile netto è di 2.773,45 euro: lasciamo a chi legge le considerazioni da fare sulla gioiosa “macchina da guerra”, e sul futuro che l’attende se il Comune non smetterà di darle assistenza e non la farà invece camminare con le proprie gambe. - aggiungono -  Non basterà al sindaco Corsini sbandierare che la creatura, seppur per poco più di duemila euro, è in attivo: il monte debito con le banche (mutui e scoperti di conto), si aggira intorno ai 500mila euro, e con questi parametri, si va poco lontano. Non lo diciamo noi, lo ha scritto nella relazione il Revisore del conto con una fase estremamente sibillina, ma che va letta bene:”...l’eventuale esistenza di una significativa incertezza riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della società di continuare ad operare come un’entità in funzionamento.”, visto sto che si evidenziano anche “...eventuali carenze significative nel controllo interno.”" 

"Che cosa si intende con queste parole? - proseguono dalla minoranza riese -  Noi crediamo che occorra una vera riflessione a tutto tondo su questa società, con interpreti adeguati e che non siano espressione di fedeli obbedienze, bensì reale emanazione del mondo accademico e culturale (funzionale) a livello nazionale. Diciamo questo proprio perché ci stanno a cuore le sorti di questa importante società, e perché riteniamo che occorra un cambio di rotta nella gestione per svilupparla davvero e in modo strutturale. Il fatto è che alla fine, per le inadeguatezze di certi amministratori pubblici, poi pagano i cittadini".