Attualità

Musumeci, "una legge speciale per le isole minori"

Il ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare ha evidenziato la necessità di tutelare i cittadini delle piccole isole

Fabrizio Curcio, Nello Musumeci, Marco Corsini e Paolo D'Attilio

"Non devono esistere cittadini di seria A e di serie B ed è necessario evitare che tra qualche anno le isole minori si spopolino" (vedi il video in fondo all'articolo).

Lo ha dichiarato il ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, durante una conferenza stampa dopo il sopralluogo nelle zone dell'incendio del 22 Agosto nel territorio riese e dopo aver fatto il punto sull'organizzazione antincendi boschivi con il sindaco di Rio Marco Corsini, con il capo Dipartimento di Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio, con il prefetto Paolo D'Attilio e con Giovanni Massini, direttore Difesa del suolo e Protezione civile della Regione Toscana.

Il ministro Musumeci ha evidenziato che sulle isole minori vivono circa 240mila persone e che il Governo Meloni ha accesso un faro su questa situazione tanto che da mesi sta lavorando ad una legge speciale per le isole minori che in via prioritaria riguarda i porti, la sicurezza, la sanità e l'istruzione.

Musumeci ha spiegato che al momento il lavoro sulla legge speciale per le isole minori riguarda quattro ministeri ma essendo una questione trasversale potrà coinvolgerne anche altri.

Il ministro ha inoltre spiegato che sta visitando tutte le isole minori per raccogliere testimonianze della vita e delle necessità in modo da poter poi varare una legge che possa aiutare i cittadini, tutto ovviamente con le risorse che si renderanno disponibili.

Il capo del Difesa di Protezione civile Fabrizio Curcio ha spiegato che per tutte le isole minori è in corso un lavoro per realizzare delle elisuperfici che abbiano determinati requisiti di sicurrezza.

Fra gli obiettivi per le isole minori c'è anche quello di dotarli almeno per il periodo stagionale di presidi dei vigili del fuoco dove mancano.

Ma anche quello di trasformare i carceri dismessi in strutture ricettive.