Attualità

Rio Marina diventa un museo a cielo aperto

I primi reperti provenienti dalla passata attività mineraria saranno posizionati in via Magenta e all'inizio di via Principe Amedeo

Un museo a cielo aperto per le strade di Rio Marina. Questa la nuova iniziativa della amministrazione comunale di Rio, che si è concretizzata in una delibera adottata dalla giunta comunale su proposta del sindaco Marco Corsini e dell’assessore alla Cultura Mattia Guerrini. 

Il progetto di cui si tratta, come spiegano dall'amministrazione comunale riese, sarà interamente dedicato a valorizzare il territorio di Rio - che è a forte caratterizzazione mineraria - e le miniere, nonché la vita di coloro che fin dalla antichità ci hanno lavorato, e che appartengono al patrimonio storico e culturale di Rio, tanto da costituirne un eccezionale fattore identitario.

“L’idea da cui nasce tutto - spiega il sindaco Marco Corsini - è che il patrimonio storico e culturale di Rio è troppo vasto per essere rinchiuso tra quattro mura, e le sue tradizioni meritano di essere raccontate in un percorso che attraversa i paesi, in modo da fare delle vie di Rio un vero e proprio museo a cielo aperto, facendo così meglio percepire anche ai nostri ospiti la natura e le tradizioni dei luoghi che stanno visitando”.

L’iniziativa si articolerà in più fasi, cominciando dalle posizioni che oggi appaiono maggiormente strategiche e subito idonee ad accogliere gli oggetti, e che sono state individuate in via Magenta, come corsia di approccio e di avvicinamento al museo, e all’inizio di via Principe Amedeo.

Sarà cura della società Parco Minerario dell’Isola d’Elba, interamente partecipata dal Comune di Rio, recuperare gli oggetti, già individuati, che andranno esposti in questa prima fase, e posizionarli nei luoghi prescelti per la pubblica fruizione con le opportune didascalie esplicative.

“Quello che abbiamo approvato è soltanto il primo passo del progetto – precisa l’assessore alla Cultura Mattia Guerrini – il posizionamento dei reperti in via Magenta e Piazza Salvo d’Acquisto è solo la prima fase di un lavoro più ampio che vedrà l’individuazione di siti di interesse culturale, presenti sul territorio, e la loro rivalutazione tramite pannelli e foto d’epoca. Inoltre, in collaborazione con il Parco Minerario, identificheremo altri reperti da recuperare e posizionare in zone strategiche secondo un programma mirato a completare il progetto prima della prossima stagione turistica.”