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La biblioteca rimane aperta con la tassa di sbarco

Il sindaco di Rio Elba risponde a Italia Nostra e promette che i proventi del contributo di sbarco verranno investiti per tenere aperta la biblioteca

"In seguito alla nostra segnalazione sul perdurare della chiusura della biblioteca a Rio Elba, il sindaco De Santi ci ha contattati per spiegarci la difficile situazione finanziaria e contabile dell’amministrazione (i cui dati sono consultabili nel sito ufficiale) e le ragioni per cui non ci sarebbero adeguati fondi da assegnare a un tale uso".

Italia Nostra riporta così la risposta avuta dal primo cittadino di Rio Elba riguardo alla questione sollevata circa la perdurante chiusura della biblioteca comunale.

Le rassicurazioni ricevute contengono una risposta articolata in due fasi: l’amministrazione, per i mesi da ora a ottobre, si impegna a non chiudere la biblioteca. Da ottobre la soluzione sarà offerta dalla tassa di sbarco della Gestione Associata.

"Per il primo punto - spiegano dall'associazione - il sindaco purtroppo sottolinea, nonostante la presenza di un appalto assegnato, la mancanza di fondi sufficienti a permettere l’apertura regolare. L’apertura sarà garantita fino a ottobre con personale ridotto e volontari di emergenza.

Per il secondo punto, questa affermazione contiene le premesse per un utilizzo innovativo della tassa di sbarco, i cui proventi per la prima volta verranno dedicati a un servizio fondamentale per gli elbani, e non per promozione o iniziative strettamente legate al turismo".

"La nostra Associazione a questo proposito aveva mesi fa lanciato una proposta alla Gestione Associata, rimasta inascoltata, di destinare almeno il 10% della tassa di sbarco agli studenti e alle scuole: la biblioteca in sé rappresenta l’istituzione più vicina, per vocazione e per scopo sociale, alle scuole. 

Il miglioramento della qualità della vita parte dal basso - conclude la nota di Italia Nostra - dalle basi dell’istruzione e della conoscenza, parte dalla presenza e dal consolidamento di strutture e servizi essenziali senza i quali non esiste nessun futuro, né economico, né turistico, né professionale, e nessuna credibilità da parte di chi, pieno di interesse e curiosità, ci viene a trovare".