Attualità

Fusione di Rio, solo un'operazione politica

L'intervento dell'ex consigliere comunale Pino Coluccia: "Un unico centro decisionale lontano dalle esigenze delle frazioni"

"L'operazione della fusione tra le due Rio, se dovesse passare, avrà conseguenze negative per i cittadini delle due comunità". E' il parere di Pino Coluccia, già sindaco e consigliere comunale di Rio Elba nonchè consigliere provinciale. 

"Non solo per quelle di Rio Elba e Bagnaia - secondo Coluccia -  ma anche per quelle di Rio Marina e Cavo: essi perderanno peso e ruolo nelle decisioni che riguarderanno la loro vita e le scelte sui propri territori, per due motivi, primo perché invece di essere più uniti, come si vuol sostenere, persino utilizzando impropriamente e strumentalmente la storia di questo territorio, saranno più divisi e spinti a competere tra di loro; infatti tutte e quattro i centri abitati suddetti diverranno delle "frazioni" (proprio perché a quella del Cavo ed a quella di Bagnaia si aggiungeranno anche quelle di Rio Elba e Rio Marina), che entreranno in una perenne competizione e contrapposizione fra di loro, per contendersi le poche risorse pubbliche disponibili e restando comunque frazioni di un piccolo comune di poco meno di 3500 abitanti, ma con un territorio ben più vasto e più difficilmente accontentabile nelle varie esigenze e richieste; secondo, perché, con il Comune unico si avrà centro decisionale unico (unico consiglio, unico Sindaco, invece degli attuali due) e, al di là di dove esso avrà la sede, sarà ancora più distante, lontano dai bisogni dei cittadini e preda degli interessi e gruppetti locali più forti ed organizzati, a discapito dei ceti popolari e più bisognosi, più di quanto lo è già adesso; sarà un centro unico di potere, che più che includere, escluderà, a beneficio di pochi. Non solo sarà distante da tutti e vicino a pochi, ma, in mano a questi gruppi politici locali, userà le divisioni e la concorrenza tra le varie comunità e frazioni in modo elettoralistico per mantenersi al potere. Sarà un centro di portere che peraltro non garantirà una piena rappresentanza territoriale di tutte e quattro le comunità, perché, appunto, elettoralmente divise ed in competizione e dove non sarà detto che ciascuna frazione possa avere addirittura rappresentanti eletti, rimanendone quindi esclusa. Ecco perché questa fusione appare sempre più un'operazione politica di gruppi locali interessati al potere personale ed infarcita dell'ideologia, di moda oggi, che per governare, per amministrare, sia meglio concentrare il potere a discapito dei diritti e del riconoscimento di tutti i cittadini. Da qui il mio invito a tutti i cittadini di Rio Marina, Cavo, Rio Elba, Bagnaia, ad andare a votare il 29 e il 30 ottobre e respingere con un bel NO questa ennesima aggressione ai piccoli Comuni, che nella loro diffusione e capillarità sono una importante rete di democrazia partecipata e rappresentano tutti i cittadini, con le loro storie e speranze".