Attualità

Frugoso, allarme per l'erosione costiera

Lo lancia Legambiente Arcipelago Toscano che chiede di rimediare agli erroro con "interventi di ripristino naturalistico e bioingegneria".

Spiaggia di Frugoso a Cavo

"Frugoso è una magnifica spiaggia “selvaggia” delle Frazione di Cavo nel Comune di Rio, ma mostra evidentissimi segni di erosione e degrado che si stanno ripercuotendo sulla costa sovrastante".

Lo scrive Legambiente Arcipelago Toscano in una nota.

"Infatti, - prosegue Legambiente - basta guardare i muri di contenimento nella zone centro-occidentale della spiaggia per accorgersi sia di importanti cedimenti – solo in parte tamponati da interventi dei privati – e di una erosione accentuata che ne sta scalzando le fondamenta. La stessa costa mostra diversi evidenti fronti di frana che rischiano di mettere a rischio anche i sovrastanti manufatti e non mancano pericolosi avanzi di recinzioni. Una situazione che sembra accentuata dai lavori eseguiti sulla spiaggia negli anni scorsi che hanno comportato la demolizione di intrusioni rocciose sulla spiaggia, lo spostamento di sassi, il tentativo maldestro di ricreare un fondo sabbioso su una spiaggia in erosione".

"Il simbolo di tutto questo - prosegue Legambiente - è la montagna di posidonia, sassi e sabbione che è stata realizzata sul lato est per “migliorare” la fruizione della spiaggia e che – a quanto si dice - avrebbe dovuto essere ridistesa sull’arenile durante la stagione invernale per evitare l’erosione costiera, e che invece è rimasta lì, simbolo di un lavoro nato con buone intenzioni e che invece ha finito per acuire e velocizzare il problema che si intendeva risolvere".

"Il Frugoso - commenta Legambiente - è l’esempio di come intervenire in modo sbagliato su una spiaggia, di come mettere a rischio un intero tratto di costa. E ci si chiede cosa sarebbe successo se la bomba d’acqua che ha colpito Bagnaia, Nisporto e Nisportino avesse colpito anche Cavo. Il Frugoso è però anche l’esempio di errori che non bisognerebbe ripetere, di errori ai quali ovviare con interventi di ripristino naturalistico e bioingegneria". 

"E’ quel che Legambiente chiede – mentre si avvicina la stagione estiva – al Comune di Rio, per non continuare a commettere errori e difendere davvero la costa cavese", conclude Legambiente.