Politica

Coluccia contro Barbetti, atto secondo

L'esponente del Pd riese risponde al sindaco di Capoliveri e torna a rilanciare la necessità di un'Unione dei Comuni sull'isola d'Elba

"Non so di quale parzialità, sindaco Barbetti, mi dovrei vergognare, le dimissioni da consiglieri hanno motivazioni diverse: quelle dei dimissionari di Campo Elba non le conosco, ma ho letto dalle cronache giornalistiche che sono dovute a chiarimenti "politici" nella maggioranza e sulla leadership amministrativa, mentre quelle di Gabriele Baldetti sono dovute, più che al merito a questioni di metodo nella conduzione amministrativa del Comune di Capoliveri, poco coinvolgenti, senza confrontarsi con i diretti interessati ed inoltre una denuncia per quanto questi metodi non finiscano per alimentare sfiducia e distacco dei cittadini alla vita delle istituzioni". 

Non si placa la polemica a distanza fra l'esponente del Pd riese Pino Coluccia e il sindaco azzurro di Capoliveri innescata dalle dimissioni del consigliere Baldetti dal consesso capoliverese. 

"Il sindaco Barbetti si difende sostenendo che è stata una decisione di un tecnico o degli uffici, nascondendosi e scaricando su di essi responsabilità che invece sono politiche, dal momento che decisioni di questo tipo toccano interessi concreti, privati e pubblici e la mediazione positiva tra questi non può che essere della politica, come capacità di assumere scelte che non creino conflitti e non della burocrazia. 

Nei nostri centri storici - spiega Coluccia - ci sono attività commerciali, dal fornaio, al piccolo negozio alimentare, al ristorante, al bar, alle boutiques, ecc. ed ognuna di queste ha bisogno di determinati servizi di rifornimento per funzionare, servizi diversi secondo le merci che trattano e le loro caratteristiche merceologiche. 

La Coop ha a Capoliveri un piccolo negozio alimentare nel centro (in altri paesi sono negozi a conduzione familiare), che svolge un importante servizio di prossimità particolarmente per la popolazione anziana, per acquisti giornalieri, come lo è il fornaio o il macellaio (in altri centri), che se fossero allontanati dai centri storici, questa fascia di popolazione sarebbe in difficoltà, non potendo recarsi in auto ai supermercati. Ma anche perché i centri storici se sguarniti di queste attività vedrebbero calare la popolazione e sarebbero ridotti a sole residenze estive". 

"Ecco perché le scelte di quel tipo devono essere discusse in consiglio e condivise con le associazioni di categoria per le soluzioni da adottare, senza mettere in difficoltà queste attività: ecco perché la decisione non può essere che politica e non delegata ai soli tecnici o uffici. Se la politica abdica dalle proprie responsabilità generali e istituzionali - attacca il politico - rischia di diventare solo potere fine a se stesso. 

All'Elba da qualche tempo c'è una deriva di questo tipo che sta logorando il tessuto democratico e istituzionale. I sindaci ci si sono adagiati sopra e vivacchiano gestendo i propri ambiti e perdendo di vista i cambiamenti istituzionali che si stanno producendo. Ecco perché è necessario fare scelte adeguate a questa nuova realtà. l'Unione dei Comuni può essere questa opportunità per rilanciare la politica delle responsabilità e l'autorevolezza e rappresentatività delle istituzioni comunali".