Attualità

C'era una volta, alla scoperta dell'Elba com'era

L'associazione culturale Carlo d'Ego-Riesità propone un incontro con la proiezione di filmati e immagini di testimonianze storiche andate perdute

Mercoledì 24 Agosto, con inizio alle ore 22, a Rio Marina, presso la scalinata della Pergola (via Castelfidardo), l'associazione culturale Carlo d'Ego-Riesità rganizza una nuova iniziativa dal titolo "C'era una volta...".

"Senza polemica, ma con la determinazione che contraddistingue il costante operato dell’Associazione, con questa particolare iniziativa si vuol ricordare quello che oggi non c’è più e che, magari, con un po’ più di accortezza, poteva ancora far parte della vita della comunità riese", spiegano dall'associazione attraverso una nota.


“Valorizzare cosa siamo stati - esordisce Elena Carletti, presidente dell’associazione - questo è uno dei principali scopi della nostra associazione, perché nulla della nostra storia, della storia di questo immenso territorio che riaccomuna Cavo a Rio Elba e a Rio Marina, passando per Bagnaia, Nisporto, Nisportino fino a Capo d’Arco, nulla deve andare perso; anzi, dovrà trasformarsi in memoria che genera risorsa”.

“Noi che abbiamo la presunzione di voler contribuire a non dimenticare, sommessamente, senza ecclatanza, ma con la fermezza di chi sa che la via giusta è questa, non potevamo far finta che niente sia successo", aggiunge.


Durante la serata verranno letti brani e testimonianze, con riferimento a luoghi e a strutture delle quali rimane solo il ricordo. Tra una lettura e l’altra saranno proposti dei brani musicali.


“Sia ben chiaro – continua Elena Carletti - la nostra associazione non entra nel merito della necessità di realizzare un struttura o l’altra, demolendo testimonianze storiche della vita della nostra terra; non entra neanche nel merito delle decisioni che hanno preso nel tempo i nostri amministratori e i nostri Sindaci, magari acconsentendo ad interventi eccentrici e fuori luogo”.


“Quello che la nostra Associazione vuol evidenziare – termina la presidente - è lo scarso interesse al mantenere le testimonianze di vita della nostra terra: la nostra associazione propone serate come questa perché sappiamo che solo attraverso il passato ci si può appropriare nel presente del futuro”.