Politica

Aiuti economici, le richieste di Terra Nostra

Il gruppo di minoranza consiliare ha presentato un'interrogazione al sindaco di Rio in cui chiede conto dei criteri per assegnare aiuti alle famiglie

Umberto Canovaro, capogruppo di Terra nostra

Terra Nostra, gruppo di minoranza consiliare, chiede conto al sindaco di Rio Corsini delle modalità dell'assegnazione dei contributi a persone e famiglie in difficoltà e lo fa attraverso una interrogazione a risposta scritta.

"La presente interrogazione per conoscere perché certi sussidi alle famiglie bisognose e gli altri contributi di solidarietà assistenziale per i servizi sociali erogati dal Comune di Rio, - si legge nel testo dell'interrogazione consiliare di Terra Nostra - vengano assegnati sulla base di semplice dichiarazione autocertificativa da parte del richiedente, e non anche sulla base dell’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee), per come prescrive la legge istitutiva e gli artt. 11, 12 e18 dell’apposito regolamento comunale per i servizi a domanda individuale". 

"Questo strumento di equità, - prosegue Terra Nostra - al momento del rilascio, effettua anche un controllo preventivo di congruità sulla situazione economica dei soggetti e dei nuclei familiari, scandagliandone le effettive risorse, ed è elemento universalmente conosciuto e richiesto affinché non si verifichino incongruenze e disparità. Nessuno contesta la buona fede dei richiedenti (e degli istruttori). Ma l’assistenza fornita sulla base di dichiarazioni non preventivamente controllabili, non solo può essere fattore di disuguaglianza, ma anche di eventuale depauperamento delle risorse destinate al settore, a discapito proprio di chi possa avere reale necessità". 

Terra Nostra inoltre spiega che "visto anche che nel Consiglio Comunale del 10 dicembre 2018 (delibera n. 35) nel quale venne approvato il regolamento di assegnazione dei contributi fu consigliato di assumere a breve ulteriori decisioni per disciplinare distintamente l’assistenza ai privati rispetto al sostegno alle associazioni, e che comunque la Pubblica Amministrazione deve tendere a ridurre al minimo il fattore discrezionale, che può essere anche male interpretato dalla popolazione",  e quindi chiede di sapere "in quali casi di sostegno pubblico non è stato richiesto l’Isee, e nell’eventualità, per quale motivo" e  "se non si ritenga di modificare nel senso descritto il regolamento apposito introducendo criteri di ulteriore oggettività così come avviene negli altri comuni."