Attualità

Ribaltone sanità, no a rete con Cecina e Piombino

Nella conferenza dei sindaci passa la linea Bulgaresi, Portoferraio cambia idea e abbandona il progetto di rete, si lavora su un documento condiviso

Quello che è successo nei sessanta minuti che i primi cittadini elbani hanno passato a porte chiuse nella sala di giunta di Portoferraio difficilmente lo sapremo, ma quella che esce e si presenta subito dopo è una conferenza dei sindaci unita e univoca: no alla rete con Piombino e Cecina, tutti uniti per avere l'ospedale di base. 

Come riuscirsi è da decidere e valutare e sarà compito di un apposito gruppo di lavoro che verrà creato con il presidente della conferenza Mario Ferrari, la (appena nominata) vice presidente Anna Bulgaresi, personale tecnico che possa indicare le mosse legalmente giuste da adottare e un rappresentante dei comitati cittadini.

Un'inversione di rotta a 180 gradi della giunta portoferraiese che abbandona così quel documento sanità studiato e approvato nell'apposita commissione e che era il pomo della discordia con gli altri sindaci elbani. Un progetto che invece godeva del favore dei sindaci di Cecina e Piombino ma che aveva causato accese frizioni anche all'interno della conferenza provinciale sulla sanità (poi conclusa con un nulla di fatto per l'abbandono dell'aula da parte del direttore dell'Usl Porfido).

Il sigillo sulla nuova direzione è proprio la nomina alla vicepresidenza della conferenza del sindaco di Marciana Anna Bulgaresi, da sempre fiera oppositrice dell'idea di rete.

Ospedale di base separato da quelli del continente e la via sarebbe quella di far valere l'eccezionalità della situazione elbana e farla rientrare nei parametri di zona disagiata previsti nel decreto Balduzzi. 

Ferrari dal canto suo ottiene l'appoggio dei colleghi per la candidatura alla vicepresidenza della conferenza provinciale.