Politica

Recupero sull’”Ancorone” di Pianosa, parla Sammuri

Il presidente del Pnat soddisfatto del risultato

Il presidente Sammuri

"Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito al recupero dell’”Ancorone”, e che si impegnano per la tutela del patrimonio storico del nostro mare"

Il Presidente Sammuri si congratula per la brillante operazione che ha portato al ritrovamento e al riposizionamento dell’Ancorone nelle acque a largo dell’Isola di Pianosa e alla denuncia per furto aggravato ed appropriazione indebita nei confronti dell’autore, e dei complici, della rimozione per impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato.

Ringrazia la magistratura della Procura della Repubblica di Livorno, la Direzione Marittima della Toscana comandata dall’Ammiraglio Arturo Faraone e la Soprintendenza Archeologica della Toscana oltre che il Diving Talas sia per le indagini che per le complesse operazioni di riposizionamento a mare.

Il Presidente Sammuri era stato informato subito del furto della grande ancora in ferro, probabilmente appartenuta ad una imbarcazione della fine del XIX secolo e che giaceva da più di cento anni, sul fondo del mare, a 25 metri di profondità al largo dell’isola di Pianosa. Aveva appreso della scomparsa direttamente dalla Capitaneria di Porto e dalla Dr.ssa Pamela Gambogi con cui Il Parco collabora e si confronta per gli aspetti di tutela e di sorveglianza delle emergenze archeologiche subacquee relative all’isola di Pianosa.

“Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito al recupero dell’”Ancorone”, e che si impegnano per la tutela del patrimonio storico del nostro mare. – dice Sammuri - La videosorveglianza che il Parco sta predisponendo sulle Isole dell’Arcipelago Toscano, sarà un valido strumento a supporto dell’ottimo lavoro svolto dalle Forze dell’Ordine e dalla Soprintendenza Archeologica”