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Rallye, la procura indaga sulle cause

Dopo il sequestro della macchina coinvolta la procura di Livorno ha aperto un fascicolo per accertare le responsabilità dell'equipaggio nell'incidente

Lesioni colpose. Potrebbe essere questo il capo d'accusa che la Procura di Livorno potrebbe formulare a carico dell'equipaggio della macchina numero 44 che ha travolto Riccardo Paoletti.

Siamo ancora nella fase delle indagini, condotte dai Carabinieri di Portoferraio e al momento il pilota Alberto Spinetti e il navigatore Lara Giusti sono stati solo sentiti come persone informate dei fatti nei momenti successivi all'incidente, aiutando i militari elbani nella ricostruzione della dinamica, ma una loro ulteriore deposizione non è esclusa degli inquirenti.

L'apertura di un fascicolo in questi casi è un atto dovuto e solo alla fine delle indagini il pubblico ministero potrà valutare se c'è un addebito di responsabilità diretta che si potrà tradurre nel reato di lesioni colpose. O peggio, dato che nella peggiore delle ipotesi, si tratterebbe di omicidio colposo.

Al momento la Renault Clio è stata sequestrata dai carabinieri che stanno anche procedendo all'acquisizione dei filmati provenienti sia dalla videocamera montata sulla macchina coinvolta nell'incidente, che i filmati di quelle che l'hanno preceduta e seguita, per poter accertare nella maniera più completa la dinamica dei fatti e la posizione dei due elbani feriti. E' stata anche disposta l'analisi tecnica con dei periti appositamente nominati dalla Procura che passeranno al setaccio tutte le componenti meccaniche per accertare, o escludere, un qualche tipo di malfunzionamento.