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Zini: "Nessun test Covid per arrivare all'Elba"

Il sindaco di Portoferraio rassicura che non sono previste particolari misure per raggiungere l'isola e smonta la proposta del sindaco Papi

Angelo Zini, sindaco di Portoferraio

Dopo alcuni messaggi che sono stati diffusi sulle modalità di raggiungere l'Elba e che hanno allarmato soprattutto gli ospiti interessati a raggiungere l'isola per la stagione turistica, il riferimento principale è alla proposta del sindaco di Porto Azzurro che chiede test anti-Covid sul porto di Piombino per chi si imbarca per l'Elba o una specie di “passaporto sanitario” (leggi qui l'articolo), interviene Angelo Zini, sindaco di Portoferraio e presidente della Conferenza sulla sanità dei sindaci elbani, per spiegare la sua posizione e per richiamare ad un messaggio univoco che dall'Elba deve arrivare all'esterno.

“Dato che sono usciti dei messaggi che non rispecchiano quelli usciti dalla maggioranza dei sindaci elbani -ha detto durante una conferenza stampa Angelo Zini - e dato che io sono stato un po' anche chiamato in causa direttamente sia come sindaco di Portoferraio sia per dare un indirizzo come città a tutta l'isola, anche se non ho mandato a parlare per gli altri sindaci, dopo tante riunioni e tavoli, posso dire che non c'è una unanimità di vedute su come si debba gestire la situazione ma c'è però una maggioranza di idee che va verso una direzione che non è quella che sta passando (il riferimento è alla proposta del sindaco di Porto Azzurro, definita come minoritaria)”.

“Preciso - ha aggiunto Zini - che non c'è una divisione fra chi è a favore dei controlli e chi invece è per il 'liberi tutti', nel senso che da tutti è condiviso il fatto che su questo territorio abbiamo fatto tantissima fatica e ci siamo riusciti per assumere tutte le precauzioni e gli interventi necessari per tenere sotto controllo la pandemia e ci siamo riusciti. Ci siamo riusciti come istituzioni, come azienda sanitaria e come cittadini, come Elba nel suo insieme. Quindi siamo tutti da quella parte lì, siamo tutti consapevoli del fatto che bisogna fare il massimo possibile perché siamo sempre dentro al pericolo. Però stiamo dentro anche in una fase nella quale bisogna gestire un nuovo quadro che ci deve consentire di riprendere a camminare con la gambe della nostra economia perché se non facciamo questo non riusciamo a ripartire e a dare una prospettiva al futuro".

"E come lo si fa questo? - ha spiegato il sindaco di Portoferraio - Lo si fa applicando a tutta l'isola d'Elba le stesse garanzie che sono valide per tutto il territorio nazionale, è necessario applicare i protocolli previsti in tutti i settori delle attività economiche affinché ci sia il massimo della prevenzione ma per l'isola d'Elba non può passare il messaggio che bisogna avere passaporti sanitari, presidi da qualche parte da superare o altri elenchi a cui sottostare per venire all'isola d'Elba. Non è questo il messaggio che può lanciare l'Elba e non lo lancia perché noi non abbiamo mai deciso da nessuna parte questo. E la maggior parte dei sindaci e delle associazioni non sono su questa posizione".

“Ci vuole un momento di chiarezza per dire quale sia il messaggio che parte da questo territorio, - ha aggiunto Zini - dopodiché nessuno può impedire ad un sindaco di assumere sul proprio territorio tutte le regole e i provvedimenti che vuole assumere ma non può passare il messaggio che per venire all'Elba bisogna fare quel tipo di percorso”.

Zini ha inoltre sottolineato che bisogna ancora capire che cosa succederà dal 3 Giugno riguardo agli spostamenti tra regioni e ha aggiunto che “l'idea di un passaporto sanitario è un'idea folle e non vera dal punto di vista scientifico perché non è vero che fare tre giorni prima il test sierologico o sottoporsi alla misurazione della temperatura metta in condizione di essere garantiti dal virus, dobbiamo dirlo con chiarezza”.

Infine il sindaco di Portoferraio ha parlato della necessità di controlli costanti sui lavoratori a più stretto contatto con il pubblico proprio per garantire la sicurezza dichiarando anche che per questo tipo di controlli c'è disponibilità da parte dell'Asl.