Cultura

Scavi alle Grotte, proseguono le ricerche

Italia Nostra: "Capire quale fosse il vero utilizzo di questo accumulo di acque che confluivano in due grandi cisterne a servizio della villa"

La ricerca e la conservazione dell’acqua

La Fondazione Villa romana delle Grotte, con il patrocinio della sezione Arcipelago Toscano di Italia Nostra, ha garantito anche quest'anno la continuità del lavoro degli archeologi

"Le recentissime nuove scoperte durante gli scavi, presso la villa delle grotte a Portoferraio, effettuati dagli archeologi dell’Università di Siena, sotto il coordinamento del professor Cambi e della professoressa Pagliantini, riportano all’attenzione di tutti noi quanto sia stato importante per i romani ingegnerizzare la ricerca e la conservazione dell’acqua", hanno spiegato dalla sezione locale di Italia Nostra.

I risultati degli scavi sono attualmente sotto la lente di ingrandimento degli studiosi per capire veramente quale fosse il vero utilizzo di questo accumulo di acque che confluivano in due grandi cisterne a servizio della villa

"Sarebbe auspicabile che questi studi e queste tecniche fossero apprese e messe in pratica da coloro che al giorno d’oggi hanno la responsabilità di gestire al meglio l’approvvigionamento idrico della nostra isola. - hanno commentato da Italia Nostra - Infatti, anziché affidarsi a progetti insensati a forte impatto ambientale,in primo luogo è necessario fare tesoro di queste secolari esperienze che dimostrano come si possa conservare l’acqua piovana che all’Elba c'è, ha una consistenza media di circa 49 MC/anno e quindi bisogna solo ingegnarsi per convogliarla e conservarla. Ci auguriamo, quindi, che anche alla luce di queste nuove scoperte ci si convinca dell’inutilità della realizzazione di un impianto di desalinizzazione e si proceda invece secondo i canoni e le tecniche di chi, duemila anni fa, sapeva come gestire al meglio le risorse naturali".