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"Portualità, la Corte dei Conti ci promuove"

Silvia Velo: "Approvati i rendiconti dell'Autorità Portuale di Piombino, ora avanti con gli investimenti". La situazione di Rio Marina e Portoferraio

Il porto di Piombino

“I dati contabili dell’Autorità portuale di Piombino, relativi agli esercizi finanziari dal 2012 al 2015, pur risentendo ancora della crisi che ha inciso globalmente sulle molteplici attività dell’ente, mostrano un miglioramento dovuto in larga misura agli interventi straordinari approntanti dal Governo con l’approvazione del d.l. 26 aprile 2013, n. 43 convertito nella legge n. 71 del 24 giugno 2013 recante: “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’area industriale di Piombino” e con la nomina, con decreto del Ministero dello sviluppo economico avvenuta nel 2012, di un Commissario straordinario il cui incarico è finalizzato alla cura e alla realizzazione delle opere di grande infrastrutturazione previste dal nuovo Piano regolatore portuale”. Questo quanto sostiene la Corte dei conti nella relazione, appena depositata ai presidenti della Camera e del Senato, sul controllo relativo alla gestione finanziaria dell’Authority piombinese dal 2012 a 2015. A dichiararlo il sottosegretario Silvia Velo, candidata per il centrosinistra al Senato nel collegio di Livorno e Grosseto. "Nel mio programma elettorale ho specificato, tra le altre cose, di volermi impegnare a sostenere il sistema portuale di Livorno e Piombino- sottolinea l'onorevole Velo - recuperando le risorse necessarie a completare gli investimenti previsti nei rispettivi Piani regolatori portuali. Quanto viene ora evidenziato dalla magistratura contabile conferma il buon lavoro fatto dal Governo e che la strada di investire sulla portualità è quella giusta. Nella relazione viene anche sottolineato che “ha contribuito alla ripresa economico finanziaria la messa in atto, da parte dell’Autorità portuale, di una più attenta gestione, realizzata sia attraverso un uso più accorto delle risorse a disposizione, sia attraverso un incremento programmato dei margini di efficacia operativa e di economicità, sia, infine, sfruttando al meglio la collocazione geografica e la sua consolidata vocazione funzionale”. La Corte dei Conti ricorda inoltre l’importanza dell’accordo quadro di programma siglato nel 2013, relativo agli “interventi di infrastrutturazione, riqualificazione ambientale e reindustrializzazione del porto di Piombino”, e dell’accordo del 2014 sugli interventi per la “riqualificazione e riconversione del polo industriale di Piombino”, la presentazione al Consiglio superiore dei lavori pubblici dell’ipotesi di adeguamento tecnico funzionale del porto di Rio Marina e l’adeguamento tecnico al piano regolatore portuale di Portoferraio, per cui manca però ancora il progetto di adeguamento tecnico funzionale. L’Autorità portuale di Piombino è stata fusa con quella di Livorno e la dote che l’Authority piombinese ha portato è di tutto rispetto. Il solo risultato economico, nel 2015, è stato infatti di 8,6 milioni di euro e il patrimonio netto è cresciuto, passando dai 27,5 milioni del 2012 ai 46,8 milioni del 2015. Molto sicuramente c’è ancora da fare. Il buon lavoro svolto, ora certificato dalla Corte dei Conti, è uno sprone in più ad andare avanti".