Politica

"Una cabina di regia unica per l'Elba"

A proporre la nascita di un comitato sui grandi temi che riguardano tutta l'isola è Leonardo Preziosi, presidente di Italia Nostra Arcipelago toscano

"Non tutti i mali vengono per nuocere: il tempo della Pandemia impone necessariamente delle riflessioni. Quale miglior momento per fermarsi e programmare finalmente una mossa speciale in controtendenza rispetto a quanto finora si è fatto? Urge la progettazione di qualche scelta di fondo che ci faccia uscire dal nauseante approccio campanilistico e opportunistico che contraddistingue da anni il comportamento delle istituzioni elbane". 

Si apre così una nota a firma di Leonardo Preziosi, presidente Italia Nostra Arcipelago Toscano, che sottolinea la necessità per l'isola d'Elba di "fare sistema" su alcuni grandi problemi che riguardano tutta l'isola.

"Ormai è noto e condiviso da tutti che all’Elba non siamo capaci di fare sistema e che questa debolezza ci penalizza su qualsiasi tavolo e in qualsiasi consesso favorendo spesso soluzioni che non premiano il bene comune; - afferma il presidente di Italia Nostra - i tentativi fino ad oggi sperimentati dai sindaci su sanità, trasporti e cultura non hanno brillato per compattezza e capacità progettuale. Allora è su questo punto che dobbiamo incidere: definiamo uno stretto perimetro ditemi trasversali di interesse vitale per tutta l'Elba sui quali si rende necessario coinvolgere competenze tecnico-scientifiche, non istituzionali, “super partes”; su di essi costruiamo una strategia condivisa e iniziamo a remare tutti nella stessa direzione secondo una precisa pianificazione delle attività .Creiamo una sorta di Comitato Tecnico al quale partecipino persone competenti sulla materia definita e rappresentanti di tutte le Istituzioni; il Comitato dovrebb eavere l’obiettivo prioritario di creare il massimo consenso dell'opinione pubblica sui temi prescelti". 

"Ne possiamo elencare molti: a titolo esemplificativo, possiamo forse dire che il problema dell'eradicazione del cinghiale interessa più ai cittadini del Cavo rispetto a quelli di Colle d'Orano? - prosegue Preziosi - Pppure che il problema dell'installazione del dissalatore di Mola è da ascrivere ai soli abitanti del Lido e al Comune di Capoliveri o il tema dell'approvvigionamento dell'acqua è un argomento di interesse comune? Vogliamo forse pensare che gli ultimi recenti scempi sui sentieri storico-culturali di Marciana o di San Martino sono solo frutto dell'ossessione di qualche nostalgico intellettuale marcianese e/o portoferraiese? Nossignore!!!! Volere è potere: se ci metteremo in testa che avere una cabina di regia unica è la strada verso il futuro dobbiamo iniziare ad incamminarci"

"E come? - aggiunge Preziosi - Prendiamo spunto da quanto sta accadendo a livello nazionale. Al governo ci sono forze palesemente contrapposte ma condividono l'obiettivo comune di cogliere la grande opportunità del "recovery fund".  Bene: all'Elba il nostro obiettivo è cogliere la grande opportunità di rendere sempre più vivibile, sostenibile ed appetibile la nostra terra e a tal fine anche noi dobbiamo avere un 'recovery plan'. Il Comitato succitato è il nostro Ministero della Transizione ecologica; sapete qual è il più grande problema denunciato dal Ministro Cingolani che ha il difficile compito di coordinare più ministeri? Lui che è uno scienziato, un super tecnico, un imprenditore abituato a pianificare e a decidere, ha scoperto che ha a che fare con una moltitudine di tecnici del diritto; competenti sulle procedure, sulle leggi eleggine, lacci e lacciuoli quindi tutte risorse del controllo e della progettazione ex-ante. Tutte le risorse di cui ha invece bisogno devono intervenire nell’implementazione, nell’ ex-post progettuale; sono gli specialisti degli enti scientifici come l'Enea, l'Ispra, l'Esa, ecc, ecc e quindi, per dare credibilità e futuro al suo progetto, vuole e deve fatalmente integrare questi enti nei Ministeri di riferimento in modo tale che le opere siano progettate ma anche poi portate a termine e controllate. Deve dunque convincere tutti a mettere da parte la cura del proprio orticello e lavorare insieme per fare sistema". 

"Dobbiamo fare le stesse scelte: creiamo una piattaforma comune fatta di pochi argomenti trasversali di interesse generale; facciamo convergere tutte le migliori eccellenze che ne possano valorizzare ed amplificare la voce, facendo spazio ai giovani e alle donne. - conclude Preziosi - Variamo finalmente un progetto sistemico: abbiamo bisogno di uno scatto in avanti e di cambiare passo; per farlo è necessario che tutti quanti ne abbiano contezza e ciascuno ne faccia uno di lato, mettendo da parte una volta per tutte l'interesse di parrocchia".