Cronaca

"Un vero complotto contro il mio cliente"

Il legale di Michele Pinzuti commenta la sentenza che pone fine alla vicenda giudiziaria: "Scelto un pretesto per allontanarlo dal Comune"

"E' finito un incubo". Queste le parole scelte dall'avvocato Alessandro Civitillo per commentare a caldo la sentenza letta in aula dal giudice Marco Sacquegna che assolve con formula piena il suo assistito Michele Pinzuti.

Non parla Pinzuti, esce dall'aula pochi secondi dopo aver udito quelle parole (assolto perchè il fatto non sussiste) che aspettava dal 15 aprile, giorno in cui nella sede distaccata elbana ha preso avvio il processo che lo vedeva imputato per truffa aggravata.

Lascia parlare il suo legale che spiega: "E' stata una sentenza giusta, era tutta una storia che non stava in piedi: le stesse parti lese dicevano di non essere state truffate - continua riferendosi ai principali accusatori, i fratelli Ferrini titolari della Valdidenari srl - piuttosto ci ha stupiti l'atteggiamento del sindaco".

E' infatti contro il primo cittadino Mario Ferrari che arriva la vera bordata: "Dalla sua testimonianza è venuto fuori un accanimento ingiustificato, da parte sua e dai componenti della sua amministrazione. E' evidente che c'è stato un complotto per allontanare il mio cliente dalla sua carica e che questa storia è stata usata come pretesto, una manovra che ha avuto successo dato che il mio cliente ha perso il lavoro".

Una vicenda che, se chiusa sul piano penale, potrebbe riaprirsi su quello civile questa volta con Pinzuti dalla parte dell'accusatore: "Valuteremo nei prossimi giorni una richiesta di risarcimento danni".

In coda Civitillo alza il velo anche su un altro scenario che potrebbe avere come attori principali ancora l'ex segretario e un componente dell'amministrazione comunale: "C'è stata un'altra querela portata avanti da un membro della giunta, poi ritirata. A quell'azione abbiamo risposto con una nostra querela di parte per calunnia e su quel fronte ci potrebbero essere presto novità".