Attualità

Un dispositivo per i colori, per non vedenti

"I colori di Laura" è il titolo del progetto di alternanza scuola-lavoro dell'Isis Foresi dal quale è nato un dispositivo per riconoscere i colori

Una studentessa durante l'alternanza scuola-lavoro

L'alternanza scuola-lavoro se condotta secondo i fini per cui è nata e permette agli studenti di formarsi e anche di sviluppare progetti può dare origine a progetti davvero innovativi e utili come è accaduto nel caso di una esperienza accaduta proprio ad un gruppo di studenti dell'isola d'Elba.

Alcuni alunni dell'Isis Foresi di Portoferraio infatti durante la loro esperienza di alternanza scuola- lavoro nell'azienda elbana ElbaTech di Marciana hanno elaborato un progetto denominato "I colori di Laura". Il progetto prende il nome di una studentessa elbana non vedente, Laura Paolini.

Il dispositivo

"Si tratta – hanno spiegato gli ingegneri Marco Sartore e Manuela Adami - di un dispositivo per ipovedenti e per non-vedenti, nato per la nostra amica e alunna del liceo classico Laura Paolini, la quale è stata preventivamente coinvolta per valutarne l'utilità e la pertinenza. Abbiamo così realizzato un dispositivo automatico di riconoscimento dei colori, composto da un sensore che restituisce la mappatura colorimetrica di un oggetto posto nelle sue vicinanze". 

"Il sistema ha funzionato bene - hanno aggiunto - e gli studenti sono stati molto orgogliosi e soddisfatti del lavoro svolto. Hanno persino imparato a scrivere alcune parti di base di programmi (in linguaggio Python) e hanno realizzato il software che fornisce come risultato il nome del colore più prossimo alla terna Rgb 'letta' dal sensore. Davvero un ottimo lavoro".

Un altro gruppo di studenti lavorerà nei prossimi giorni per ottimizzare la struttura del dispositivo, tradurre in Italiano e limitare ai colori principali il ricco database in Inglese finora utilizzato e soprattutto "dar voce al dispositivo" cioé realizzare un sistema che, presa in ingresso la stringa di caratteri contenente il nome del colore individuato, la pronunci mediante un altoparlante. 

"Si tratta – aggiunge Sartore, colui che ha maggiormente seguito i ragazzi in questa prima fase - anche in questo caso di una prospettiva 'challenging' per ragazzi del Liceo e che quindi promette altrettante soddisfazioni anche al futuro gruppo (text-to-speech application)".

L'azienda elbana progetta e realizza dispositivi e soluzioni per la ricerca, soprattutto nei campi della biofisica e della bioelettronica e da qualche anno ha creato il brand "Elbatech4Nature" con la specifica missione di realizzare sistemi innovativi per il monitoraggio della natura, spesso basato su tecnologia IoT (Internet of Things).

Alla fine il risultato dei due gruppi verrà dunque riunito in un unico sistema ed entrambi i gruppi concluderanno all'unisono il lavoro. 

Il preside Enzo Giorgio Fazio, nel ringraziare ElbaTech per la costante collaborazione, ha espresso apprezzamento per il rapporto tra scuola e territorio.