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Sanità all'Elba e a Piombino, "Organico carente"

Secondo la Federazione livornese del sindacato tra l'Elba e Piombino mancano all'appello 15 infermieri ed operatori socio-sanitari e 12 medici

Foto di repertorio

Organici ridotti e fuga dei pazienti dai due ospedali di Portoferraio e Piombino per accedere ai servizi che dovrebbero essere garantiti nei due territori, queste alcune delle criticità segnalate dall'intervento di Paolo Camelli, delegato comparto e medici della federazione di Livorno del sindacato Uil-Fpl.

"La Usl Nord Ovest non mantiene gli impegni del Piano assunzioni 2018 'uno esce uno entra'. Cosi si era impegnata la direzione Usl riguardo al Piano assunzioni 2018. Invece a consuntivo non è stato così tra Piombino e l'Elba - dichiara Paolo Camelli, delegato per il comparto medici di Uil-Fpl - mancano all'appello circa 15 operatori tra infermieri ed operatori socio-sanitari per non parlare dei medici anch'essi sotto organico nell'area materno infantile, in Ortopedia, Chirurgia, in Medicina, al Coord, in Oculistica, in Urologia, Radiologia, al Pronto Soccorso".

"All'Elba - dichiara il delegato Uil-Fpl - la Chirurgia non riesce a coprire i turni e blocca le ferie al personale. La Medicina lavora sotto organico con 1 operatore socio-assistenziale con 18 cittadini a letto e con continui appoggi ad altri reparti".

"A Piombino - prosegue Camelli - sul territorio sono scomparsi 7 posti di lavoro di infermieri domiciliari ed in tutti i reparti una semplice assenza si copre con straordinari e rientri forzati. Questo per citare solo i casi più critici". 

"Ma l'Azienda - afferma Camelli -  ci dice che ha coperto, con nuovi ingressi, tutte le uscite: e allora? Vuoi vedere che alla fine dei giochi il personale che spettava all'Elba ed a Piombino è stato utilizzato in altre zone della Usl?"

"La Uilfpl - dichiara Camelli- ha chiesto un incontro urgente con la direzione proprio per verificare quanto in realtà è accaduto e sta ancora accadendo. La Direzione sappia che la Uilfpl non ha mai accettato, e non lo farà adesso, un comportamento penalizzante per le zone più periferiche e disagiate dell'Azienda". 

"I cittadini dell'Elba e di Piombino - aggiunge Camelli - hanno diritto ai loro servizi al pari di tutte le altre zone; e proprio in quanto lontane e disagiate richiedono una maggiore attenzione. Se ai Sindaci della zona Sud gli va bene così sappiano che sono lontani anni luce dal pensiero di operatori e cittadini che ogni giorno devono fare miracoli per garantire i servizi minimi o per accedere agli stessi e sappiano anche che nel 2018 è cresciuta la mobilità passiva (fughe) per la cura di patologie a bassa complessità che dovrebbero normalmente essere erogate dagli ospedali di Villamarina e Portoferraio. Segno evidente dell'impoverimento di personale e servizi". 

"L'Azienda sappia - conclude Camilli - che se non ci saranno risposte convincenti la Uilfpl assumerà tutte le iniziative necessarie,compreso lo sciopero, per tutelare i diritti di operatori e cittadini".