Cronaca

Trovato il cadavere del pescatore

E' di pochi minuti fa il ritrovamento nelle acque del porto commerciale di Portoferraio il cadavere del pescatore tunisino scomparso ieri

I peggiori timori hanno trovato conferma pochi minuti fa nelle acque della rada di Portoferraio: i sommozzatori dei vigili del fuoco di Livorno hanno infatti ripescato il cadavere di Dris Mechri, il 49enne tunisino scomparso dalla serata di sabato.

Il corpo è stato trovato sotto il moletto di attracco, a circa 4 metri di profondità, all'interno del cantiere Esaom dove era stata tirata in secca il peschereccio La Rondine nel quale l'uomo aveva passato la notte fra sabato e domenica dopo essere giunto all'Elba per riprendere l'imbarco di pesca previsto per domani pomeriggio.

Il cadavere è stato consegnato all'autorità giudiziaria livornese e verrà conservato presso l'obitorio di Portoferraio in attesa dell'autopsia che confermerà la causa della morte in annegamento. Gli inquirenti propendono per uno sfortunato incidente che è costato la vita al pescatore facendolo finire nelle acque agitate dal maltempo dei giorni scorsi.

Nella ricerca, prima a terra e poi a mare, sono state impegnate forze dei Carabinieri e della Capitaneria di porto che fin dalla giornata di ieri hanno scandagliato le acque della rada e le possibili destinazioni del tunisino, ma il ritrovamento a bordo del peschereccio degli effetti personali dell'uomo avevano fatto fin da subito temere per il peggio.