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Tribunale, il sindaco sostituisce le bandiere

La provocazione di Ferrari: "Un presidio dello Stato non può stare in quel modo. Ora nuovo governo intervenga per restituirci diritto alla giustizia"

Il sindaco Ferrari sostituisce le bandiere

“Un sindaco rappresenta lo Stato nel suo territorio di competenza, ed ho ritenuto di intervenire in prima persona, in maniera se vogliamo anche provocatoria, per richiamare l’attenzione e ridare intanto dignità ad un presidio dello Stato come la sede distaccata di Portoferraio del Tribunale di Livorno”. Così, nella mattinata di venerdì 29 giugno, il sindaco di Portoferraio Mario Ferrari, coadiuvato da due operai del Comune, ha provveduto personalmente a sostituire la bandiera italiana e quella europea esposte all’esterno dell’edificio del Tribunale elbano in Via Guerrazzi, che si trovavano in pessime condizioni di conservazione e che evidentemente non potevano essere sostituite dal personale addetto agli uffici giudiziari.

“Di fronte ai cittadini italiani e ai nostri ospiti lo Stato non poteva essere rappresentato in quel modo – ha commentato Mario Ferrari – ed ho compiuto questo piccolo gesto per tornare a porre all’attenzione dei nostri governanti il problema della sede distaccata del nostro Tribunale. Come è noto, infatti, da qui alla fine dell’anno quattro comuni delle isole Eolie, sei dell’isola di Ischia, sette dell’Isola d’Elba, con un bacino di utenza di oltre 110mila persone residenti, saranno coinvolti nei disagi legati alla chiusura delle sedi distaccate dei tribunali di Livorno, Napoli e Barcellona Pozzo di Gotto, programmata per il 31 dicembre di quest’anno a causa della mancata proroga che avrebbe dovuto essere concessa con un emendamento di fine legislatura ‘dimenticato’ dal governo Gentiloni”.

“Quello che chiediamo evidentemente non è una ulteriore proroga – aggiunge il sindaco di Portoferraio – ma la stabilizzazione definitiva di questa situazione inaccettabile, che va aggiungere i disagi che subisce chi deve spostarsi di centinaia di chilometri per esercitare il proprio diritto alla giustizia a quelli già pesantissimi della condizione di insularità”.

“Chiediamo dunque un segnale di attenzione al nuovo Governo – conclude Mario Ferrari – invieremo le nostre istanze al nuovo Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, siciliano di nascita ma toscano di formazione, al vicepremier Luigi di Maio, che promise a me personalmente il suo personale interessamento un anno e mezzo fa in occasione della sua visita elbana, e allo stesso ministro dell’Interno Matteo Salvini, che siamo certi non sottovaluterà da par suo la questione”.

La stessa istanza verrà inviata ai coordinatori regionali dei partiti della coalizione di centro destra, a cui si riferisce l’Amministrazione Comunale di Portoferraio, affinchè possano seguire e sollecitare per la loro parte gli interventi necessari a risolvere la questione del Tribunale dell’Isola d’Elba.