Attualità

Traghetti, è scontro fra Onorato e Assoalbergatori

Il patron di Moby e Toremar accusa il presidente della categoria: "Avevo proposto uno sconto di 10 anni, ma favoriscono Blunavy" ma De Ferrari nega

E' entrato nella tana del leone e ha venduto cara la pelle. Achille Onorato avrebbe vinto ai punti grazie al bonus fuori casa lo scontro che si è tenuto sul ring della sala Nello Santi di Portoferrario all'interno del convegno sui trasporti marittimi promosso dalla Fondazione Elba.

Che non si sarebbe consegnato pacifico a quella che lui considerava un'imboscata lo ha messo subito in chiaro: "Questo convegno non è vergine, ho scoperto che la metà dei membri del consiglio della Fondazione hanno quote di Blunavy". Era uno degli interventi più attesi quello di Onorato, oneri e onori di presidere le compagnie con posizione dominante sul mercato, e non ha deluso le aspettative: "Tutti chiedono più dignità per gli elbani, ma gli elbani che fanno? Io sono qui per fare sistema e aiutare un'isola che considero anche mia e invece subisco attacchi senza senso" ha detto rispondendo a un vivace attacco del vicepresidente dell'associazione albergatori Alessandro Gentini.

Ma era giusto un primo round di riscaldamento prima di piazzare il diretto: "In estate ho avuto un incontro con il presidente De Ferrari e gli ho proposto un forte sconto di dieci anni sulle mie navi, senza limite di fatturato, per una collaborazione con l'associazione ma lui ha rifiutato dicendo che doveva favorire Blunavy (di cui l'associazione albergatori è socia, ndr). Mi sembra che gli albergatori dovrebbero fare gli interessi di tutti, non solo di una parte".

Massimo De Ferrari, presidente dell'assoalbergatori, risponde a stretto giro: "Non è andata esattamente così. Era una colazione nel mio albergo del tutto ufficiosa, non stavamo parlando di lavoro. Onorato mi ha detto che avrebbe fatto una proposta bellissima e ha accennato a uno sconto forte ma non si è mai arrivati a parlare dei dettagli o della fase attuativa e soprattutto ha chiarito che la cosa era fattibile solo dando l'esclusiva a Moby e Toremar ma io ho risposto che non potevo legarmi solo a una compagnia e che l'associazione doveva essere aperta a tutte".

Rotti gli argini Onorato, chiamato a intervenire dopo gli interventi particolarmente accesi di Gentini e del sindaco di Marciana Anna Bulgaresi, restituisce qualche colpo incassato: "La nave delle 6.30 ha saltato le corse solo tre volte durante lo scorso inverno mente il Giraglia che tanti denigrano ha dotazioni superiori a altri traghetti - ha continuato poi tornando sulla questione del trasporto malati - il problema non è la nave ma l'ospedale: dovrebbe essere l'eccezione andarsi a curare fuori, dovremmo essere curati qui. Poi vi lamentate dell'ascensore della nave, quello dell'ospedale è fermo da anni!".

Un altro vivace scambio di battute l'armatore lo ha avuto con il sindaco di Marciana Marina Andrea Ciumei chiamato in causa in qualità di vicepresidente dell'Ancim: "Il governo Monti - ha attaccato Onorato - ha introdotto l'iva irretraibile sui carburanti, vuol dire 3 milioni di euro di costi di gestione in più, ciononostante l'Elba ha 14 corse invernali mentre isole come Ischia o Ponza molte meno".

Ciumei non è stato a guardare e, prendendo la parola ha risposto: "L'Ancim ha presentato al Senato una proposta di legge sulle isole minori, speriamo che questa volta venga accolta. In quanto ai costi mi pare proprio che la Toremar abbia un rimborso sui costi di carburante e bunkeraggio, non accade da nessun altra parte".

"Do lavoro a 375 persone - ha concluso Onorato - non si può pensare che me ne vada per far lavorare gli altri".