Politica

Crollo tetto Coppedè, "pericolo per chi sta sotto"

A lanciare l'allarme sono i due ex amministratori Ferrari e de Santi che dichiarano: "Qualcuno faccia qualcosa prima che sia troppo tardi”.

La parte di tetto crollata

Sfondato il tetto del Coppedè: “Qualcuno faccia qualcosa prima che sia troppo tardi”. A lanciare l'allarme sono Mario Ferrari e Claudio de Santi, entrambi architetti, rispettivamente sindaco e assessore a Portoferraio fino al maggio 2019. 

“Agli attenti osservatori -scrivono Ferrari e de Santi – come si può vedere dalle foto il palazzo in questione risulta, visto dall’alto, con tetto franato nelle travi portanti. Presumibilmente ha ceduto la trave portante mezzana. Ce ne siamo accorti oggi e subito lanciamo l’allarme. Sotto probabilmente (come ben si sa a Portoferraio da tempo) ci vive qualcuno, di cui nessuno dall’inizio di questo mandato amministrativo si è preoccupato. Non è che si aspetta una tragedia? Dopo il tentativo di sgombrarlo da parte della nostra amministrazione comunale, non certo per effettuare un blitz anti-immigrati come all’epoca fu detto ma per evitare una emergenza(sanitaria ma soprattutto strutturale) che invece si è già verificata, tutto è andato dimenticato come molte altre cose da parte della attuale amministrazione". 

Secondo i due ex amministratori, l'assenza di iniziative mirate sul palazzo potrebbe essere forse provocata dalla paura di dover evacuare definitivamente la struttura fatiscente di Palazzo Coppedè con la conseguente emergenza da gestire "per le persone che vi trovano rifugio".

"Non c’è tempo per ulteriori esitazioni – concludono Ferrari e de Santi – quello che abbiamo rilevato è ancora più evidente viste le forti piogge previste in queste ore: qualcuno faccia qualcosa prima che sia troppo tardi”.