Attualità

Tassa di sbarco, Toremar non sa che pesci prendere

La compagnia di navigazione è presa in mezzo alla sospensione decretata da Capoliveri e l'intimazione di riprendere la riscossione di Portoferraio

Nella babele politico amministrativa che circonda la tassa di sbarco, fra delibere consiliari che la istituiscono e poi la sospendono, regolamenti approvati a macchia di leopardo, contributo di sbarco vigente ma non troppo, negli uffici direzionali della Toremar si sono fatti l'unica domanda intelligente che era possibile fare: "Ci dite cosa dobbiamo fare?".

Vorremmo saper rispondere anche noi. Una lettera a forma del direttore Matteo Savelli è stata dunque recapitata al sindaco di Portoferraio, a quello di Capoliveri e a tutti gli altri primi cittadini dell'isola. Dopo una lunga lista di delibere istituende e sospensive e richiami legislativi sparsi si arriva al punto focale della vicenda: "Vista l'eventuale incolpevole esposizione delle compagnie di navigazione a provvedimenti amministrativi sanzionatori da un lato e ad azioni giudiziarie dell'utenza dall'altro in caso di illegittima riscossione del contributo richiesto, richiediamo di indicarci la fonte normativa che avrebbe istituito per l'anno 2016 l'imposta di sbarco che il Comune di Portoferraio considera vigente, l'esatto importo di quest'ultima e le modalità di riscossione della stessa".

Che altro dire? Forse una cosa: quando i sindaci vi risponderanno, fateci sapere come stanno le cose.