Cronaca

Tassa di sbarco, l'Ancim dà una via d'uscita

L'Ancim interviene sulla vicenda che ha spaccato la Gestione Associata e convoca una riunione urgente per fare chiarezza sul passaggio al contributo

Una soluzione per andare oltre il blocco che la Gestione Associata rischia dopo l'aspro scontro tra i sindaci Barbetti e Ferrari di questa mattina la fornisce l'Associazione nazionale dei comuni delle isole minori. L'Ancim, sollecitata dal vicepresidente e sindaco di Marciana Marina Andrea Ciumei, infatti interviene sulla questione e propone un congelamento dello status quo fino a nuove disposizioni.

In sostanza l'Ancim, anche considerando ciò che avviene in altre realtà, consiglia di lasciare in vigore la tassa di sbarco senza aumentarla e convoca per la settimana prossima una riunione urgente dei piccoli comuni per scegliere una condotta univoca di fronte al passaggio al contributo di sbarco.

"Quello che sta succedendo all'Elba sta capitando anche in altre isole - commenta lo stesso Ciumei - quindi la linea suggerita dall'associazione è tenere ferma l'imposta di sbarco fino a quando non saranno i singoli consigli comunali a procedere all'abrogazione del regolamento che la prevede. Ovviamente per lo stesso motivo non può essere aumentata".

Una linea di condotta comune sulle nuove finalità inserite nel collegato ambientale per i nuovi introiti è tuttavia necessaria e l'Ancim stessa provvederà a mettere tutti intorno a un tavolo al massimo nella prossima settimana così da fare chiarezza e redigere un regolamento univoco che dovrà poi essere adottato in ogni consiglio comunale prima di procedere al passaggio al contributo di sbarco e prevederne l'aumento a 2.50 euro.

E' una pezza che però non copre tutto il buco dato che Portoferraio non si dichiarata apertamente contraria all'aumento ma, ciò che ha diviso i sindaci e fatto scatenare la lite istituzionale, è stato piuttosto il meccanismo di divisione dei futuri utili con il capoluogo a chiedere maggiore attenzione in virtù del porto e gli altri stretti intorno alla linea Barbetti.

Sarà tuttavia un momento di confronto utile a fare chiarezza sugli effettivi usi ai quali destinare il milione di euro in più che dovrebbe entrare nelle casse della Gestione Associata con il nuovo contributo.