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Tassa di sbarco, deliberato l'aumento a 3,50 euro

In attesa delle indicazioni contenute nella prossima legge finanziaria i sindaci elbani confermano la decisione di aumentare la tassa di sbarco

Si riprende da dove si era lasciato: la conferenza dei sindaci che si è riunita questa mattina nella sala consiliare di Portoferraio ha rinnovato l'intenzione di portare, a partire dal 2017, la tassa di sbarco a 3,50 euro per gli adulti e 2,50 euro per i minori paganti.

Una decisione che riannoda il filo della discussione intorno alla tassa di sbarco sospesa a maggio per sopraggiunta stagione turistica ma che non sposta di una virgola gli intendimenti dei sindaci elbani, convinti di procedere sulla strada dell'aumento.

La volontà espressa all'unanimità è però ancora sub iudice: prima che l'aumento deliberato sia effettivo si attendono le indicazioni contenute nella prossima legge di Stabilità che passerà al vaglio del Parlamento e che dirà se la pressione fiscale complessiva potrà essere aumentata e quali sono i margini di manovra per la amministrazioni comunali o se verrà invece replicato lo stop agli aumenti locali in vigore per il 2016.

Un quadro più chiaro sulla situazione emergerà probabilmente nella riunione dell'Ancim del 18 ottobre a Roma che tratterà esattamente questo argomento e alla quale almeno un rappresentate elbano sarà presente dato che Andrea Ciumei, sindaco di Marciana Marina ne è vice presidente. 

Il rischio che si vuole evitare è di finire sotto i riflettori del Ministero del Tesoro in seguito a un aumento illegittimo e di dover poi restituire quanto preso.

La disciplina dell'imposta di sbarco sulle isole minori è stata infatti riformulata recentemente aprendo alla possibilità di aumento fino a 5 euro a passeggero, ma gli aumenti tariffari sono stati resi inapplicabili per l'anno in corso dal combinato disposto del collegato ambientale e della legge di stabilità 2016. 

L'articolo 33 del collegato ambientale descrive tuttavia come il nuovo contributo sia finalizzato a promuovere misure di green economy e a contenere l'uso eccessivo di risorse naturali.