Lavoro

Si teme una Pasqua povera di turisti

Albergatori e operatori turistici pessimisti sull'affluenza nel prossimo fine settimana, si spera nel bel tempo e nei last minute

L'inizio della stagione turistica elbana è appesa a un raggio di sole. Sarà infatti il bel tempo costante ciò che, secondo gli esperti e gli operatori del settore, farà la differenza fra una partenza in affanno e una incoraggiante.

Il calendario che ha posto una Pasqua così "bassa", anticipata cioè rispetto alla stagione estiva vera e propria, non ha certo aiutato ma sono altri i fattori che stanno contribuendo a un pessimismo diffuso nell'ambiente per il prossimo fine settimana. La principale concorrenza che l'Elba si troverà a affrontare sarà quella della montagna: dopo un inverno insolitamente caldo, è infatti in ripresa la stagione sciistica che sta approfittando alla grande degli ultimi scampoli d'inverno.

Sono molti gli impianti sciistici aperti anche in Toscana e i prezzi da bassa stagione invogliano molti amanti della natura a convergere verso paesaggi non marini. Le previsioni per il fine settimana vanno in quella direzione: sull'Abetone l'altezza della neve è data dai 100 ai 200 cm e gli impianti aperti sono 16 su 17. Stessa situazione anche alla Doganaccia (Cutigliano) dove l'altezza neve varia dagli 80 ai 100 centimetri e gli impianti aperti sono tutti e quattro. 

La conferma arriva dall'associazione albergatori: "Non c'è stato - afferma il vice presidente Alessandro Gentini - l'aumento delle prenotazioni sperato. Sapevamo che una Pasqua bassa ci avrebbe penalizzato ma speravamo di poter usufruire dell'effetto traino dell'anno scorso. Per ora non è così ma già da adesso vediamo che c'è un interesse significativo per la seconda metà di aprile".

Le strutture si sono regolate di conseguenza: secondo i dati forniti sono circa il 25% gli alberghi che apriranno i battenti per il periodo pasquale, gli altri attenderanno ancora qualche settimana puntando sul 25 aprile e sul fine settimana lungo che offrirà la festa della Liberazione quando gli alberghi aperti saliranno a circa il 50% del totale.

"Ha fatto bene - commenta ancora Gentini - chi ha scelto di rimanere aperto durante l'inverno, dalle informazioni che ci arrivano dai nostri associati l'affluenza è stata significativa e molti ripeteranno l'apertura l'anno prossimo".

Un altro indicatore che conferma i dati degli albergatori è il numero di accessi al portale Infoelba che fornisce informazioni sull’Isola d’Elba, coprendo un po’ tutti i settori di interesse legati a turismo e cultura ma anche alla ricettività del territorio: "Non ha senso fare un confronto con i dati dell'anno scorso - commenta Franco De Simone - data la diversa disposizione temporale della Pasqua, sapevamo che ci sarebbe stato meno interesse. Tuttavia un confronto è possibile farlo tra la settimana di Pasqua e quella successiva: il numero di persone che hanno cercato informazioni sull'isola per i due periodi è lo stesso, nessuna impennata significativa di contatti".

 Una situazione aggravata dalla mancanza di un vettore aereo che per la stagione sostituisca Intersky (l'azienda fallita nei mesi scorsi e non rimpiazzata) nei collegamenti con la Germania e la Svizzera: "Purtroppo fino a quando non si procederà all'allungamento della pista - continua Gentini - le cose staranno così. Come albergatori abbiamo sviluppato moltissimi contatti durante l'inverno: non mancano gli operatori turistici che vogliono operare all'Elba ma senza un collegamento aereo degno di questo nome la crescita dell'isola sarà sempre strozzata.

Devo dire che questa amministrazione - conclude Gentini - si sta muovendo per l'aeroporto ma il primo allungamento non so quanto sarà sufficiente, dovremmo andare subito con il secondo e ricevere i vettori da 90 posti".

Insomma un avvio di stagione che non promette bene ma c'è ottimismo per i mesi successivi: "La situazione internazionale pesa ancora e penso che anche quest'anno faremo buoni numeri".