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Sacchetti bio, consigli ai commercianti nel caos

Confcommercio Elba ha chiarito la nuova norma rispetto ai sacchetti bio a pagamento dal primo gennaio. Ecco le dritte

Foto di repertorio

A partire dal primo gennaio 2018, come indicato dalla nuova normativa, i sacchetti per alimenti saranno a pagamento. La normativa riguarda i sacchetti ultraleggeri per alimenti sfusi, ad esempio quelli utilizzati nei reparti ortofrutta o che contengono gli incarti della carne e del pesce, che devono essere biodegradabili, compostabili, non riutilizzabili e ceduti a pagamento indicandone il prezzo sullo scontrino. Il provvedimento riguarda anche i negozi di vicinato, non solo la grande distribuzione.

Confcommercio Elba ricorda a tutti i commercianti che le sanzioni, in caso di violazione di queste norme sono pesantissime: da 2.500 a 25.000 euro. 

"Le buste di carta sono le uniche esentate dal pagamento, le altre, plastica e biodegradabili, dovranno essere a norma e vendute. La Confcommercio invita quindi i negozianti a verificare la conformità delle buste con i propri fornitori e, in caso di dubbio, a contattare la sede Confcommercio più vicina. - ha ricordato il direttore provinciale Confcommercio Livorno Federico Pieragnoli che ha aggiunto - Anche se la cura dell'ambiente sta a cuore in particolare a chi opera in un luogo che fa del mare e del paesaggio parte della sua economia, i commercianti mostrano già un certo grado di scontento derivante da questa scelta che crea un'ulteriore complicazione invece di semplificare le procedure. Sarà un costo per i consumatori e un aggravio per l'imprenditore".

Per qualsiasi dubbio e chiarimento la Confcommercio invita i commerciati a contattarla.