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Rischio idraulico, l'Elba vuole evitare emergenze

Convocati dal viceprefetto Daveti i Comuni, Consorzio di Bonifica, Parco, Carabinieri Forestali e associazioni di Protezione Civile

lavori del consorzio di bonifica

Pare che fosse stata convocata già da 15 giorni, ma la riunione che si è svolta questa mattina presso gli uffici di Viale Elba della delegazione elbana della Prefettura ha assunto una connotazione decisamente più attuale, alla luce dei tragici eventi di domenica scorsa a Livorno. Sul tavolo del viceprefetto Daveti la questione rischio idrogeologico e manutenzione dei fossi di scorrimento delle acque piovane sul territorio; di fronte a lui i sindaci o loro delegati,  oltre a rappresentanti del  Consorzio di Bonifica, del Parco, dei Carabinieri Forestali, di ESA  e delle associazioni di Protezione Civile presenti sul territorio.

Di fronte alle richieste di rassicurazione rivolte ai responsabili della sicurezza del territorio da parte del viceprefetto, si è parlato soprattutto di effettuare un censimento delle zone a rischio e dei fossi tombati che possano rappresentare un pericolo in caso di forti precipitazioni, Oltre a questo, si è convenuto della necessità di opportuno coordinamento degli interventi in caso di emergenza, cercando di evitare fraintendimenti sui livelli di allerta. I Carabinieri Forestali hanno poi comunicato di avere effettuato durante l'estate un monitoraggio delle aree a rischio di esondazione in prossimità di zone urbanizzate, fornendo ai comuni delle opportune fotosegnalazioni con relative richieste di intervento.

Per quanto riguarda poi l'attività del Consorzio di Bonifica, è stata fatta una proposta, alla luce dei maggiori introiti rispetto alle previsioni dal contributo di sbarco: i rappresentanti del Consorzio avrebbero chiesto ai sindaci di destinare una piccola percentuale di questi introiti allo smaltimento degli sfalci della pulizia dei fossi, che al momento non possono essere trattati dal Consorzio e quindi rimangono pericolosamente all'interno degli alvei, con rischio di intasamento delle valli.

Il sindaco di Portoferraio Mario Ferrari, infine, ha annunciato di avere predisposto una ordinanza riguardante la manutenzione del reticolo idraulico minore, non di competenza del Consorzio di Bonifica, da notificare ai proprietari dei terreni interessati, ed auspicando che un provvedimento simile possa essere adotatto anche dagli altri sindaci del territorio.